Il Nazionale

Politica | 17 marzo 2021, 14:00

Lega dei Ticinesi, Luca Sacchi escluso dalla lista per il consiglio comunale di Locarno per il post su Stalin, Hitler e Mussolini

L'ormai ex candidato ha cercato di giustificarsi, chiamando in causa la frustrazione dovuta alle sue difficoltà imprenditoriali legate alla pandemia, ma...

Lega dei Ticinesi, Luca Sacchi escluso dalla lista per il consiglio comunale di Locarno per il post su Stalin, Hitler e Mussolini

Costa caro il post inneggiante a Stalin, Hitler e Mussolini al candidato al consiglio comunale di Locarno, Luca Stacchi. La Lega dei Ticinesi lo espelle e lo esclude dalla lista per il consiglio comunale con Udc e indipendenti. Dittatori che a suo dire non avrebbero “mai fatto mancare niente al loro popolo, con razioni di guerra mangiavano tutti”.

Poi tenta di rimediare facendo ammenda pubblicamente. Porge le scuse “a tutti i cittadini, al Governo cantonale e a coloro che si sono sentiti, direttamente o indirettamente, chiamati in causa”.

L’aver tirato in ballo dei grandi dittatori – ammette – non è stato un paragone azzeccato alla guerra in corso per la pandemia”. Spiega il suo eccesso con la frustrazione di imprenditore in difficoltà a causa del virus: “Il mio desiderio era quello di dare uno scossone. Purtroppo o completamente toppato nel modo e nei contenuti”.

Il post dello scandalo, però, si può ancora leggere su facebook.

Oltre a lodare i tre dittatori, Stacchi, se la prende con le “zecche rosse che comandano il Ticino, che è in povertà; siamo al 15 del mese e il popolo sovrano non ha più soldi”.

Affermazione che stride con la composizione del governo cantonale.

Due consiglieri di stato su tre – il presidente di turno Norman Gobbi e Claudio Zali – sono dell’ex partito di Stacchi. L’unica “zecca rossa” tra i ministri ticinesi è il socialista Manuele Bertoli, direttore del Dipartimento Istruzione, Cultura e Sport. Sempre nel mirino del settimanale leghista “Il Mattino della domenica”.


R.G.

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