È giunto al termine il procedimento penale al Tribunale di Cuneo che vedeva imputato il ragioniere Adriano Bruno. In concorso con G.K., titolare di una ditta di costruzioni la cui posizione è già stata definita in abbreviato - ma la cui sentenza non è ancora passata in giudicato – aveva evaso le imposte sui redditi nel 2011 e nel 2012.
In particolare Bruno, in qualità di tenutario della contabilità e legale rappresentante dello "STUDIO Sistem S.a.s.", per agevolare il suo cliente e permettergli di pagare meno tasse aveva dichiarato redditi inferiori a quelli che in realtà percepiva. Un ‘escamotage’, quello messo a punto dal ragioniere, che aveva consentito un’evasione di circa 530mila euro.
Il p.m. Raffaele Delpui aveva chiesto al giudice di riconoscere la penale responsabilità dell’imputato condannandolo a 2 anni di reclusione. Di contro, la difesa di Bruno, l’avv. Nicola Caminiti, nella sua arringa aveva evidenziato come non ci fosse prova della commissione del reato così come configurato.
Adriano Bruno è stato condannato stamane in primo grado ad 1 anno e 4 mesi di reclusione con sospensione condizionale della pena. Inoltre, il giudice ha disposto la confisca del denaro.













Commenti