Entro fine febbraio la bozza del programma elettorale, con l’unione delle proposte dei sottogruppi di lavoro (trasporto, ambiente,…) e la definizione del metodo per la scelta dei candidati, che verranno poi ufficializzati – sindaco compreso – per la fine di marzo. E’ questa la timeline del M5S Torino, in vista delle Comunali 2021: a tenere le fila la capogruppo in Sala Rossa Valentina Sganga.
Se il centrodestra ha “incoronato” mesi fa Paolo Damilano come candidato sindaco, mentre il centrosinistra sta litigando sul metodo e sul nome di Stefano Lo Russo, che non convince tutti gli alleati, la sensazione è che i pentastellati si siano ritagliati un ruolo di secondo piano e siano un po’ in stasi.
Sganga:"Avrei sfruttato il margine di tempo che ci ha lasciato il Pd"
Da quanto emerge dai grillini torinesi il freno alla campagna elettorale è arrivato da Roma, legato soprattutto alla formazione del nuovo Governo Draghi. “Io – ammette Sganga – avrei sfruttato il margine di tempo che ci ha lasciato soprattutto il Partito Democratico”.
E su possibile alleanze con i dem, ribadisce la capogruppo, “al momento non ci sono le condizioni di base: i nostri attivisti hanno detto di no. Eravamo disponibile a costruire qualcosa sui temi, ma mi sembra tardi per farlo ora”. E se anche il nazionale provasse a forzare la mano per un’amministrazione giallo-rossa sabauda “l’unione deve passar al voto della piattaforma”.
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