Il Nazionale

Cronaca | 19 febbraio 2021, 11:30

Voltri: è fuori pericolo di vita il diciassettenne investito sulle strisce pedonali da uno scooter

Intanto si riapre il dibattito sulla sicurezza delle strade, Lorella Fontana (Lega) presenta un’interrogazione: "In via Buffa si viaggia a velocità troppo elevate, l’amministrazione comunale prenda provvedimenti adeguati"

Voltri: è fuori pericolo di vita il diciassettenne investito sulle strisce pedonali da uno scooter

È fuori pericolo Nico, il ragazzo di 17 anni che l’altra sera è stato ricoverato all’ospedale San Martino di Genova, dove è giunto in codice rosso, dopo esser stato investito da uno scooter. Il ragazzo, che tornava dal campo ‘San Carlo’ di Voltri, nel Ponente genovese, dopo l’allenamento di calcio, e che infatti aveva appresso con sé il borsone, è stato travolto sull’attraversamento pedonale di via Buffa, la strada interna della delegazione che conduce al passo del Turchino, dal motociclo di un portapizze, che procedeva a velocità sostenuta. Quest’ultimo è rimasto anch’egli ferito, seppur in forma lieve, mentre per Nico, per frequenta l’istituto ‘Rosselli’, sono stati necessari ulteriori accertamenti, ma questa mattina i medici lo hanno dichiarato fuori pericolo di vita.

Intanto, però, a Voltri si è riacceso tutto il dibattito relativo alla sicurezza delle strade e via Buffa è al centro dell’attenzione in quanto è da sempre tra le più a rischio d’incidenti. Questo perché si tratta di un rettilineo, dove sia auto che moto spesso procedono a velocità sin troppo elevata, ma anche perché, specie nelle ore serali e notturne, risulta essere scarsamente e non adeguatamente illuminata. A riportare l’attenzione sul tema è stata ieri, attraverso la presentazione di un’interrogazione con richiesta di risposta scritta, la capogruppo della Lega a Palazzo Tursi, Lorella Fontana (nella videointervista realizzata da Chiara Manganaro).

Nel testo del suo atto, la consigliera della Lega ricorda che “via Buffa è un rettilineo nella delegazione di Voltri che viene percorso da auto e scooter tendenzialmente ad elevata velocità. Nei giorni scorsi, si è consumato un nuovo investimento, peraltro su strisce pedonali, di un giovane passante travolto dallo scooter di un portapizze. È chiaro che gli attraversamenti pedonali presenti non rappresentano comunque una sicurezza per i pedoni e che nel corso degli anni gli investimenti sono stati non pochi”.

Per questo, Lorella Fontana chiede al sindaco di Genova, Marco Bucci, e all’assessore comunale con delega alla Mobilità, Matteo Campora, “se è programmabile da parte dell’Amministrazione Comunale una verifica in luogo, al fine di accertare la delicata situazione che non può non tenere in considerazione l’esigenza di applicare un sistema che disincentivi l’alta velocità in tale percorso, dove quotidianamente i pedoni rischiano di essere travolti pur rispettando l’attraversamento sulle strisce pedonali”.

Starà ai tecnici del Comune di Genova valutare se siano possibili migliorie, di concerto con il comando di zona della Polizia Locale e con il Municipio VII Ponente. L’alta velocità e il mancato rispetto delle norme del Codice della Strada sono certamente un problema, ma non si può non evidenziare come la scarsa sicurezza per i pedoni derivi, in molti casi, pure da una mancata ritracciatura delle ‘zebre’. È stato il caso, ad esempio, di Pegli, dove l’incrocio tra via Pallavicini, via Opisso e via Parma è stato riverniciato di recente, dopo ripetute richieste in questo senso. Ma molti altri sono gli esempi.

Nel frattempo, si continua a parlare in città anche del tragico incidente accaduto la scorsa settimana nel quartiere di Marassi e che è costato la vita a una donna che viaggiava in monopattino, investita dalle ruote di un mezzo pesante. Secondo Luigi Gabriele, presidente di Consumerismo, un’associazione no-profit dei consumatori specializzata in tecnologia, “il caso di Genova è una tragedia annunciata. L’escalation di incidenti anche gravi che coinvolge i monopattini in Italia dimostra la totale inadeguatezza delle norme attualmente in vigore, che non prevedono l’uso del casco per i conducenti e lasciano eccessiva libertà agli utilizzatori, con pesanti ripercussioni sul fronte della sicurezza stradale. I monopattini sono uno strumento utile per migliorare la mobilità urbana e sostenere scelte ecologiche, ma la forte diffusione di tali mezzi va accompagnata da norme realmente in grado di garantire la sicurezza degli utilizzatori e in generale degli utenti della strada. Per questo chiediamo l’obbligatorietà di casco, targa e copertura assicurativa per i monopattini, e sistemi automatici in grado di bloccare i mezzi in caso di pericolo, velocità eccessiva o utilizzo in due persone”.

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Alberto Bruzzone

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