Varese, resa senza condizioni. Il match salvezza è della Effe

Dura 10 minuti la garra varesina nella sfida che può valere una stagione. A Masnago è la Fortitudo a imporsi nettamente (67-79 il finale) nell’ultimo recupero delle partite saltate per Covid e a ipotecare la salvezza, lasciando invece i biancorossi con l’angoscia del futuro.

L’unico quarto da salvare per i padroni di casa è il primo, concluso 26-19 sull’onda dei punti di Luis Scola (12 in 9 minuti), autore di un inizio offensivo maiuscolo. Poi il buio. Bologna stringe le maglie in difesa, blocca Varese e inizia a correre: la Openjobmetis si pianta, viene raggiunta e infine superata (38-39 al 20’).

Sembra il preludio a un secondo tempo di lotta punto a punto, invece è già la fine: il parziale di 13-0 avversario tramortisce Douglas e soci, che scivolano fino al 41-55 del 27’. La vittoria è in ghiaccio per gli ospiti: per i biancorossi - inconsistenti al tiro (31% da 3), inesistenti sotto le plance (solo 19 tiri tentati da 2), vittime di troppe palle perse e incapaci di trovare un’amalgama giusta nelle vorticose rotazioni del loro allenatore - c’è tempo per sprofondare fino al -18 (50-68 al 34’) e poi reagire con un pizzico di orgoglio finale, che tuttavia non li porta mai oltre il -11.

Scola, 19 punti, l’unico a salvarsi in attacco. Dall’altra parte Banks (18), Aradori (15) e Saunders (15) fanno malissimo. 

Ora le partite sono pari per tutti. E Varese è davvero ultima.