Il Nazionale

Politica | 11 febbraio 2021, 18:02

I No Tav "bocciano" Draghi: "A che serve un ministero green se la Torino-Lione non si ferma?"

Gli oppositori alla realizzazione dell'opera italofrancese all'attacco del nuovo esecutivo che ha annunciato un dicastero sulla transizione ecologica

I No Tav "bocciano" Draghi: "A che serve un ministero green se la Torino-Lione non si ferma?"

Nemmeno una giornata di tempo per parlarne, che già la proposta di Mario Draghi su un ministero legato alla Transizione ecologica trova le prime critiche. Si tratta dei No Tav, che sulle loro pagine social hanno voluto ribadire come la sostenibilità economica vada (a loro avviso) di pari passo con lo stop alla Torino-Lione.

"In queste concitate ore di preparazione del governo tecnico di Mario Draghi si torna a parlare di ecologia e grandi opere. In Val Susa la storia delle decisioni tecniche è una grande storia. Ci hanno detto che era una scelta tecnica quella di fare un secondo tunnel tra Torino e Lione ma poi i dati di traffico su cui si basava questa decisione sono stati sconfessati dagli stessi promotori dell’opera. Ci hanno detto che era tecnica la decisione di far passare il tunnel di base a Venaus ma dopo che i costruttori sono dovuti scappare con la coda tra le gambe cacciati dai valsusini hanno ammesso che la variante era “sovradimensionata” e “troppo impattante”. Ci hanno detto che la nuova mega stazione di Susa era perfettamente tecnica, poi dopo le proteste anch’essa è diventata “megagalattica”. Insomma, “decisione tecnica” significa “circolate, qui non c’è niente da vedere”. E invece noi abbiamo sempre voluto vedere, studiare e farci un’idea con la nostra testa", si legge nel post.

"Disboscamenti, distruzioni di pascoli e vigne: il TAV devasterà completamente una buona porzione della Val di Susa - proseguono - Fermare il TAV è il minimo sindacale dell’ecologia. Il compitino da prima elementare per qualsiasi politica veramente “verde”. Ma la questione TAV dimostra anche che la “transizione ecologica” è una questione molto politica e poco tecnica".

E concludono: "A cosa serve un ministero della transizione ecologica se non si riesce nemmeno a fermare il TAV?".

Massimiliano Sciullo

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