"Nel corso del Comitato Ordine pubblico e sicurezza è stata presa in esame la situazione al fine di individuare il percorso più idoneo per tutelare i soggetti fragili residenti nel campo e, al contempo, porre in essere le azioni utili ad eliminare sia la situazione di illegittimità sia la situazione di pericolo".
Il sindaco di Savona Ilaria Caprioglio è intervenuta dopo il vertice effettuato in Prefettura con al centro il campo nomadi della Fontanassa e il rinvio delle demolizioni delle baracche abusive che erano previste per la giornata di ieri.
Le demolizioni quindi e la messa in sicurezza dell'area dovrebbero quindi essere attuate e per gli abitanti delle baracche dovrebbe essere stata trovata una soluzione alternativa.
Venerdì scorso si era svolta in comune una riunione tra la prima cittadina, gli assessori Pietro Santi, Ileana Romagnoli e Roberto Levrero insieme al comandante della polizia locale Igor Aloi, il dirigente del settore servizi sociali Walter Ziliani e la segretaria comunale Lucia Bacciu, nel quale oltre ad optare per il rinvio sull'intervento nel campo, è stato deciso di confrontarsi prima con il Prefetto Antonio Cananà.
Lo scorso 23 dicembre il sindaco aveva firmato un'ordinanza che prevedeva proprio la demolizione delle strutture abitative da parte dei responsabili dell'abuso di tutti i manufatti abusivi e privi delle condizioni per poter circolare sulla strade stradali (casette in legno o materiale prefabbricato, tettoie e servizi igienici) entro 15 giorni e non se fossero state rimosse, come avvenuto, sarebbe avvenuta la demolizione d'ufficio a partire proprio da lunedì 25 gennaio.
La prima cittadina aveva inoltre firmato altre due ordinanze per la messa in sicurezza degli impianti fognari (eliminare scarichi acque nere in acque bianche) e impianti elettrici e la bonifica da rifiuti materiali e pericolosi (materiale combustibile e bombole a gas).
Nel consiglio comunale di fine novembre erano stati approvati gli emendamenti della Lega e del Movimento 5 Stelle stoppando di fatto la variazione di bilancio stanziata dal comune per la messa in sicurezza del campo nomadi (150mila euro, 60mila per gli oneri di urbanistica e 90mila per un mutuo) e votata favorevolmente da 22 consiglieri (Lega, Vince Savona, lista civica del sindaco e M5S, contrari il sindaco Caprioglio e i consiglieri Ravera e Dell'Amico, astenuto Versace, capogruppo Vince Savona).
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