"Oggi è il momento di avere coraggio e ognuno di noi deve dare il proprio contributo". E' questo il messaggio che l'imprenditore Paolo Damilano, candidato sindaco di Torino per il centrodestra, ha voluto lanciare oggi durante un incontro via web.
Damilano ha affrontato ovviamente il tema delle elezioni amministrative della prossima primavera. “I prossimi cinque anni - ha detto - saranno i più significativi per ridare a Torino il suo ruolo nazionale e internazionale. Saranno anche anni di grandi opportunità, ci sarà una grande ripresa, un rimbalzo dell'economia. Andrà gestita questa e andranno gestiti i soldi del Recovery Fund”.
"Oggi - ha spiegato il candidato sindaco - vedere la luce è difficile ma io vedo una città che ha ancora mille risorse e un settore manifatturiero importante. Dal periodo post-Olimpico abbiamo visto quanto Torino sia cambiata: siamo ormai visti come una città turistica, universitaria mecca dell'enogastronomia. Sarà perciò importante lavorare sulla creazione di relazioni".
Sulla data del voto, Damilano invita alla responsabilità per dare una governance stabile ai grandi centri come Torino il prima possibile. "Si sta votando in Portogallo, penso si possa farlo anche da noi tra fine maggio e inizio giugno".
Ma il candidato sindaco per il centrodestra ha avuto parole anche per l'attuale sindaca, Chiara Appendino, sia per un ipotetico antagonista come Mauro Salizzoni. "Su Appendino, dal punto di vista dei conti, posso dare un giudizio positivo - ha detto - perché se uno si trova a prendere in mano un'azienda fortemente indebitata, come è capitato a lei con il Comune, tutto diventa più difficile. Appendino ha operato in maniera virtuosa, è mancata forse la capacità di far sviluppare la città, ma forse per mancanza di risorse. Ma le risorse, con il Recovery fund, arriveranno".
E sull'ex chirurgo di fama internazionale, oggi vicepresidente del Consiglio regionale, ha detto: "A Salizzoni dobbiamo tutti eterna riconoscenza per quanto fatto durante la sua carriera, ha salvato moltissime vite. Ma chissà se potrà essere anche un buon amministratore e un buon manager? Per ora i sondaggi hanno riguardato soprattutto la popolarità del personaggio, ma a quel punto Ronaldo otterrebbe un plebiscito".
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