"In molti mi hanno domandato perché il M5S a Torino non abbia avanzato da subito nomi per il candidato sindaco. La risposta l'abbiamo avuta ieri, durante una conferenza stampa surreale tenuta da Matteo Renzi". A dirlo la capogruppo pentastellata in Comune, Valentina Sganga, che dice basta ai "personalismi, all'uomo solo al comando che non risponde a nessuno".
E a chi, nei commenti, chiede se sia possibile un'alleanza col Pd sul futuro sindaco, risponde che "con il Pd torinese è impossibile anche solo dialogare. E' stracolmo di soggetti come quello di cui sopra. Infatti sono settimane che si scannano sui candidati offrendo alla città uno spettacolo pre-elettorale svilente".
"Quando diciamo che il programma e il progetto politico sono più importanti dei nomi lo pensiamo sul serio", osserva su Facebook Sganga per la quale "questa personalizzazione estrema, di cui anche la politica torinese non è immune, ha raggiunto livelli patologici. Il M5S - prosegue - ha governato Torino tra mille spinte, mille critiche e differenze che si sono fatte sentire. Alcuni sono andati via, ma il gruppo ha tenuto proprio perché da noi non esistono dominatori totali, non esistono padri padroni, esiste un diffuso senso di responsabilità".
"Resistiamo insieme a questa inciviltà, al di là di ogni differenza ideologica", ha concluso la capogruppo del M5S.
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