Il Tar del Piemonte ha definitivamente respinto il ricorso avanzato da un gruppo di genitori e insegnanti delle seconde e terze medie che nei giorni scorsi avevano chiesto l’immediato rientro in classe e l’annullamento del decreto n.132 del 28 novembre 2020, con il quale il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha ordinato che “a decorrere dal 29 novembre 2020, nelle classi seconde e terze delle istituzioni scolastiche secondarie di primo grado, statali e paritarie, l’attività didattica in presenza è sospesa e sostituita dalla didattica digitale a distanza fino al 23 dicembre 2020”.
Motivando la sentenza, il Tribunale amministrativo ha spiegato che “non deve sfuggire (…) la peculiare delicatezza del periodo di riferimento in cui esplica i suoi effetti il provvedimento impugnato, periodo ritenuto concordemente da tutti i pareri scientifici acquisiti dalla Regione come ad alto rischio in quanto anticamera del periodo festivo natalizio e potenzialmente foriero di un’impennata di contagi in caso di rilassamento delle misure di contenimento” aggiungendo poi come “il Collegio ritiene che le modalità di concreto esercizio della discrezionalità regionale nell’applicare in via di precauzione una misura restrittiva ulteriore consistente nella prosecuzione della didattica a distanza nel secondo e terzo anno delle scuole secondarie di primo grado non scontino i lamentati vizi di illogicità e irragionevolezza tali da legittimare il sindacato caducatorio di questo Giudice”.
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