Il Piemonte che si prepara a diventare zona Gialla si prepara però anche alla fase legata a quella che potrebbe essere la vera svolta, nel contesto della lotta al Coronavirus: la campagna di vaccinazione anti Covid, "mentre le dosi di vaccino Sanofi per l'influenza è arrivato a 1.084.000 dosi, anche se il traguardo resta a 1.320.000", sottolinea il governatore del Piemonte, Alberto Cirio.
La data fondamentale da fissare sul calendario è il 29 dicembre, quando potrebbe arrivare il via libera dell'autorità superiore per la sanità per l'uso del vaccino Pfizer. "Se così sarà, si aprirà il percorso per la distribuzione sul territorio - dice il commissario dell’Area giuridico-amministrativa dell'Unità di crisi, Antonio Rinaudo -. E di 287 luoghi di stoccaggio a livello nazionale, in Piemonte ci saranno 28 punti di somministrazione, presidi ospedalieri e sanitari spalmati tra le 8 province: sarà la stessa Pfizer a consegnarli a destinazione, via gomma".
In una prima fase toccherà al personale sanitario e delle rsa, poi nella seconda fase il personale scolastico e le forze dell'ordine, quindi il resto della popolazione. "Gli ultimi a farlo saranno coloro che hanno già fatto il Covid, come me", sottolinea Cirio.
La Fase Uno: dal 21 gennaio spazio a operatori sanitari e rsa
"Per la prima fase si partirà a fine gennaio, il 21, con 195mila persone interessate tra presidi sanitari e residenze socio assistenziali: 120mila per il personale delle aziende sanitarie e 75mila in rsa. Per le residenze, gli ospiti sono 48mila, mentre gli operatori sono 34mila. Complessivamente si tratta di circa 400mila dosi tra la prima e la seconda somministrazione". In caso di indisponibilità del congelatore, il vaccino potrà rimanere per 15 giorni all'interno delle borse speciali in cui verrà collocato.
Resta aperto il tema legato alla possibilità da parte delle persone coinvolte di non voler fare il vaccino (che non è obbligatorio). "Ci siamo confrontati con i sindacati, perché siamo di fronte anche a una questione etica e morale: manderemo una comunicazione con documentazione per fare in modo che si possa fornire il quadro completo a tutte le persone che stanno per vaccinarsi, così da capire se le stime del 30% di coloro che non intendono farlo sono reali o se i numeri sono diversi. Altrimenti rischiamo di mettere in funzione una macchina che, anche se efficiente, potrebbe scontrarsi contro una realtà in cui la necessità è diversa".
Chi si vaccina, avrà il passaporto sanitario? "E' al vaglio del ministro Boccia - dice Rinaudo -, ma dovremo seguire da vicino i vaccinati sia per eventuali effetti collaterali che per la tempistica della somministrazione, che non potrà superare i due mesi per la fase Uno, anche alla luce dei numeri, considerando che il richiamo della prima somministrazione avverrà tra i 18 e i 26 giorni".
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La Fase Due: il fulcro al Covid hospital del Valentino
La cornice del secondo passaggio del vaccino presso la popolazione, composto da forze di polizia e personale scolastico, vedrà come cornice di riferimento l'attuale ospedale Covid del Valentino. "Auspicando che la terza fase non ci colpisca - dice il commissario generale dell’Unità di crisi Vincenzo Coccolo - si è pensato di strutturare quest'area per la somministrazione del vaccino Covid. Ci sarà spazio per 60 luoghi di vaccinazioni ed eventuali aree attrezzate per gestire reazioni avverse alla somministrazione. Potremo gestire dagli 8 ai 10mila pazienti al giorno, su due turni di 7 ore al giorno. Possono bastare pochi giorni per adattare gli spazi del Valentino da ospedale a luogo di vaccinazione".
Non solo Pfizer: contatti con AstraZeneca
"Stiamo sviluppando contatti anche con un'altra azienda, AstraZeneca, con cui potremmo presto determinare le modalità di ulteriore copertura e identificare le categorie a rischio e dunque prioritarie per l'eventuale somministrazione", dice l'assessore alla Sanità, Luigi Icardi.
Da domani, poi, un'altra novità: "Ci è stato appena comunicato il via libera e si potrà tornare a prescrivere, sotto la responsabilità del medico curante, la somministrazione dell'idrossiclorochina".
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