Si è svolta nei giorni scorsi l'udienza dibattimentale in cui l'imputato, G.C., titolare di una partita Iva, si trova a processo per aver ipoteticamente occultato o distrutto documenti contabili.
Il procedimento penale è nato a seguito di un controllo incrociato, effettuato nel 2019 da parte della Guardia Finanza, da cui sarebbe emerso che il libero professionista non avrebbe presentato le denunce dei redditi di attivitá per le annualità 2013, 2014 e 2015.
L’uomo si è difeso chiarendo di aver perduto i documenti in seguito ad un trasloco. In suo favore la deposizione di una testimone, la quale ha confermato che i documenti venivano conservati nelle stanze del padre di G.C. e che successivamente sarebbero poi state ripulite da lui insieme alla madre e alla sorella, buttando via anche la documentazione contabile. “È una condotta piú colposa che dolosa” ha sostenuto la difesa dell’imputato.
Nella requisitoria pronunciata, il p.m. Delpui ha richiesto per l’uomo la condanna - in riferimento alle tre annualità - a 6 mesi di reclusione con pena sospesa.
Contrariamente, la difesa ha chiesto al giudice l’assoluzione perché il fatto non costituisce reato, oltre alla sospensione condizionale pena.
L'udienza è stata rinviata al 25 gennaio per le repliche e la lettura della sentenza.
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