Il Nazionale

Cronaca | 03 dicembre 2020, 11:37

L'imprenditore Carlo Carpi esce dal carcere dopo 17 mesi: "Esperienza estrema, periodo che mi è stato reso volutamente difficile"

"Ero già stato in carcere per fini cautelativi, ma in questo caso nei miei confronti c'è stato un atteggiamento di segregazione che va al di là della normale detenzione"

L'imprenditore Carlo Carpi esce dal carcere dopo 17 mesi: "Esperienza estrema, periodo che mi è stato reso volutamente difficile"

Carlo Carpi è fuori dal carcere. L'imprenditore genovese, già candidato sindaco di Imperia e Sanremo, e candidato, da detenuto, alla presidenza della Regione, ha annunciato ieri con un post su Facebook che lo ritrae sul lungomare di Sestri Levante insieme alla compagna, l'avvenuta scarcerazione.

Carpi era in carcere dal primo luglio 2019 per scontare una pena definitiva a un anno e dieci mesi per stalking, diffamazione e calunnia nei confronti di un giudice. L'imprenditore era stato recluso a Marassi, poi a Sanremo e infine a Chiavari, da dove è stato scarcerato prima del tempo.

"Ringrazio il mio avvocato Mario Iavicoli che ha presentato un'istanza di fungibilità della pena. - ha dichiarato Carpi a Imperia News - L'istanza era basata sul fatto che io fossi già stato oggetto di carcerazione preventiva per fatti similari, per i quali ero stato assolto dai reati di calunnia e stalking".

Carpi definisce la sua esperienza in carcere estrema. "Ero già stato in carcere per fini cautelativi, ma in questo caso nei miei confronti c'è stato un atteggiamento di segregazione che va al di là della normale detenzione. Mi è stato impedito di vedere la mia compagna convivente, alcuni giornalisti e alcuni amici avevano fatto richiesta di vedermi, ma gli è stata negata".

L'imprenditore attribuisce gran parte dei problemi alla mancanza di un garante dei detenuti e alla troppa personalizzazione dei provvedimenti da parte dei direttori delle strutture. "Questo sistema porta a un malessere da parte dei detenuti, dei familiari e delle stesse persone che lavorano nelle carceri", continua Carpi che a Sanremo ha avuto difficoltà nella relazione con alcuni compagni di cella. "Erano persone disturbate mentalmente, queste problematiche sono state alla base del mio trasferimento a Chiavari, una realtà più tranquilla e gestita sicuramente meglio".

Carpi, che a Sanremo era stato in isolamento per qualche linea di febbre, risultato poi negativo al tampone, ha passato i suoi giorni in carcere in regime di custodia attenuata, con la possibilità di uscire dalla cella dalle 8.30 alle 19. Ora si gode le prime ore di libertà.

"Cari Amici, Cari Elettori sappiate che sto bene e che siete sempre nei miei pensieri. - ha scritto su Facebook - Ho visto una Genova e una Liguria completamente collassate da un punto di vista economico e sociale.
Molti notandomi passeggiare per la strada mi hanno salutato come se avessero incontrato Garibaldi, altri con quegli sguardi che trasudano l'ansia di capire da quale parte stare.
Io sono, sono sempre stato e sempre sarò dalla parte della Gente!
Io sono un sincero democratico.
Ringrazio sentitamente Coca Matei, Gian Piero Buscaglia e Tutti i giornalisti che mi hanno supportato lungo mesi a me resi volutamente difficili dai quali sono uscito senza commettere errori e soprattutto più forte di prima.

Un Caro Saluto".

Francesco Li Noce

Commenti