Iniziera' domenica l'avventura di Giancarlo Riolfo sulla panchina della Pistoiese.
All'orizzonte si prospetta una sfida spigolosa come il derby con la Lucchese, ma ancor di più saranno le esigenze di classifica a porre ulteriore pepe sul match tutto toscano.
Gli arancioni e i rossoneri occupano infatti il terzultimo e l'ultimo posto in graduatoria, ma il tecnico di Andora, reduce dall'esperienza con il Carpi (la promozione in B è sfumata solo ai playoff), come sempre dimostra di avere le idee ben chiare.
«Per me questa è una sfida importante – ha dichiarato Riolfo a Pistoiasport.com - Nel calcio non c’è niente di comodo, di facile neppure. Ho avuto anche contatti con altre società, alcune delle quali con ambizioni di vertice, ma la piazza e la storia di questa società mi hanno convinto. Quando ero bambino con la Pistoiese ci giocavo a figurine. La classifica non è bella e i rischi sono tanti, ma a questo sono abituato. Ho smesso di allenare a metà luglioe avevo voglia di rientrare, di allenare e sentire il gruppo; di fare ciò che amo e che è il mio lavoro».
Carattere e sicurezza nei propri mezzi come d'abitudine non mancano:
"La squadra ha ottime individualità, eppure al momento le ambizioni della vigilia sembrano disattese. A questo punto è necessario un pizzico di presunzione; pensare di riuscire a invertire la rotta e a far rendere al meglio i giocatori. Sento parlare di ambizioni e di playoff… Partiamo dal basso, dalla concretezza, un traguardo alla volta. Se riusciremo a costruire buone fondamenta magari, più avanti, potremo lavorare per raggiungere qualcosa di più importante».
La partita di domenica sarà molto delicata, perché scontro diretto e perché derby – ha concluso Riolfo - dobbiamo prepararla al meglio, sia mentalmente che tecnicamente. Abbiamo un settimana di tempo per mettere dentro le idee: il lavoro è tanto ma quel che più conta è lo spirito che i ragazzi metteranno in campo».
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