Manca sempre meno all’inaugurazione di Torino Esposizioni. Sono ormai ultimati i lavori per l’allestimento del Covid-Hospital all’interno del parco del Valentino: a partire da domenica, infatti, il padiglione 5 potrà iniziare a ospitare i malati Covid.
Con oltre 450 posti letto, Torino Esposizioni servirà per curare i pazienti a bassa e media intensità, alleggerendo così il carico degli ospedali torinesi e piemontesi. Ma c’è di più: oltre a una prima funzione di “cura”, in un secondo momento la struttura diventerà il centro nevralgico per la vaccinazione. “Lo useremo fino alla fine dell’emergenza, fino a quando l’ultimo dei piemontesi non sarà vaccinato noi lo terremo aperto” ha rivelato Alberto Cirio.
“Prevediamo che la struttura possa diventare il luogo dei vaccini a Torino” ha spiegato il presidente della Regione Piemonte. Decisivo, in tal senso, il ruolo del Comune di Torino, che concederà il bene pubblico in comodato d’uso a titolo gratuito, senza limiti di tempo: “Grazie a un lavoro impressionante, in pochissimo tempo una struttura che era disabitata ora è utilizzabile”.
“Abbiamo dato disponibilità perché l’immobile possa essere a disposizione sia per la prima fase ospedaliera che per la seconda fase di vaccinazione”, ha raccontato la prima cittadina Chiara Appendino.
A Torino Esposizioni, in 8.000 mq e in 7 metri d’altezza, troveranno spazio 55 tende, per 455 posti letto, così divise: 38 tende EMT2 della Regione Piemonte, 6 tende della Croce Rossa Italiana e 11 tende della Provincia Autonoma di Trento. La gestione sanitaria sarà in capo all’azienda sanitaria della Città della Salute. L’intervento da un milione e mezzo di euro, coperto da Compagnia di San Paolo, permetterà di fare entrare i primi pazienti già domenica mattina.
La scelta di Torino Esposizioni è stata chiarita da Vincenzo Coccolo, commissario generale unità di crisi in Piemonte: “Abbiamo valutato le arcate dell’ex Moi, la Borsa Valori, l’ex ospedale Maria Adelaide: serviva un’area coperta di migliaia di mq per allocare un ospedale sanitario. Si è scelto Torino Esposizioni perché ha una superficie di 8.000 mq che consente di ottimizzare il rapporto tra pazienti e sanitari, avendo un problema nelle disponibilità del personale sanitario”.
A spazzare via i dubbi sulla questione sicurezza, l’ingegnere Sala: “L’idoneità statica è valida, dal punto di vista idrogeologico non vi sono problemi perché il Po si trova quattro metri più in alto e sono state pulite tutte le canaline”.
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