Mercato pieno (con i dovuti distinguo) e Balon deserto: è questo il riassunto del primo sabato di “lockdown morbido” per Porta Palazzo e Borgo Dora. Mentre a marzo lo stop totale aveva costretto alla chiusura a tempo indeterminato di tutte le attività, la situazione attuale sembra (quasi) ferma alla normalità delle cose.
Per quanto riguarda Piazza della Repubblica, i vari mercati che ne compongono l'anima sono tutti aperti ma con evidenti differenze tra loro. Il trend della sezione alimentare all'aperto, tradizionalmente la più affollata, non si discosta dalla suddetta normalità: sebbene la stragrande maggioranza dei clienti indossi correttamente le mascherine sopra naso e bocca, garantire il distanziamento interpersonale risulta alquanto complicato anche a causa dell'accesso libero (alla riapertura di maggio ingressi e uscite erano separati e controllati da personale interno ed esterno, ndr).
La situazione del mercato dei contadini e di quello dell'abbigliamento è differente: nel primo, appositamente recintato da reti rosse da cantiere, la separazione e il presidio costante di ingressi e uscite consente uno scaglionamento sufficiente della clientela; la coda risulta però lunga e i tempi d'attesa dilatati. Il secondo, a causa della categoria merceologica pesantemente colpita dalle restrizioni, è invece svuotato di banchi e pubblico anche se non mancano i prodotti per bambini e l'intimo.
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Discorso a parte per il Balon, forzatamente chiuso dalle norme previste dall'ultimo Dpcm. L'atmosfera sembra tornata ai tempi della prima ondata con negozi di antiquariato chiusi, così come caffè e trattorie, e vie insolitamente vuote e silenziose: “Quest'anno il Balon è stato e verrà messo alla prova come tutti noi”, commentano dall'Associazione Commercianti.
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