Il Nazionale

Cronaca | 05 novembre 2020, 07:11

Operazione 'Scarface', Imperia, nella villa di Poggi il progetto del caveau segreto: tra speculazioni edilizie e riciclaggio di denaro a Monaco

Il particolare emerge dall'ordinanza che ha visto finire in carcere anche Mario e Francesco Mura. Secondo l'accusa padre e figlio avrebbero eseguito "lavori fiscalmente non documentati di ristrutturazione" della villa, finita sotto sequestro, per aumentarne il valore

Operazione 'Scarface', Imperia, nella villa di Poggi il progetto del caveau segreto: tra speculazioni edilizie e riciclaggio di denaro a Monaco

Volevano realizzare un caveau 'nascosto' nella lussuosa villa di Poggi per contenere il denaro poi da depositare a Montecarlo.  Doveva essere “una roba abbastanza grossa”, tanto grande quanto i presunti capitali accumulati nel tempo. C’è anche questo particolare nell’ordinanza di custodia cautelare che nei giorni scorsi ha visto finire in carcere nell’ambito dell 'inchiesta 'Scarface' condotta dai Carabinieri su coordinamento della Dda di Milano, Mario e Francesco Mura, padre e figlio, insieme ad altre sei persone finite anche loro dietro le sbarre, altre sei invece, sono finite ai domiciliari  mentre per cinque persone è stato disposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza e infine, due appartenenti alle forze dell’ordine sono stati sospesi dalle loro funzioni.

Dopo tre anni di indagini le accuse mosse a vario titolo vario titolo sono quelle di associazione per delinquere  finalizzata al trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio, impiego di denaro beni o utilità di provenienza illecita, autoriciclaggio, dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, con l’aggravante – per alcuni – di aver tenuto la condotta “al fine di agevolare l’attività delle associazioni mafiose".

Al vertice dell’organizzazione, stando alle accuse, ci sarebbe Francesco Mura, 40 anni, astigiano di nascita, ma residente nel bresciano, che attraverso le proprie imprese televisive, operanti in ambito locale e nazionale, con le trasmissioni per le previsioni delle estrazioni del lotto sarebbe stato il “collettore” di ingenti risorse economiche, frutto anche di attività illecite, che avrebbe provveduto a riciclare attraverso l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, reimmettendole nel tessuto economico legale. Questo sistema poi, avrebbe garantito l’evasione fiscale e la disponibilità di somme contanti sottratte al fisco ed inoltre avrebbe favorito anche esponenti di spicco della ‘ndrina Barbaro–Papalia di Buccinasco (Milano), rispetto alla quale, pur non risultando affiliato, la Dda lo ritiene “contiguo”.

Oltre ai provvedimenti restrittivi il gip di Brescia ha disposto il sequestro di beni per 25 milioni di euro e tra questi anche tre ville di cui una a Erbusco, nel bresciano, una in Costa Smeralda e una a Imperia, precisamente a Poggi.

Il denaro accumulato dal gruppo una volta versate alle società “cartiere” venivano frazionate e accreditate su numerose carte prepagate - fittiziamente intestate a terze persone - dalle quali veniva prelevata l’intera somma il giorno stesso dell’accredito, o in quelli immediatamente successivi. Queste somme venivano così rimesse a disposizione - sotto forma di fondo in nero in denaro contante - del sodalizio criminale che, a questo punto, provvedeva alle operazioni di autoriciclaggio. Venivano infatti, acquistati immobili fatiscenti all’asta, poi ristrutturati e rivenduti. Delle vere e proprie speculazioni edilizie realizzate poiché in molti erano costretti a vendere poiché versavano in difficoltà economiche. Secondo l’inchiesta ”Scarface” gli immobili comprati venivano poi sottoposti ad importanti lavori di ristrutturazione edile anche sfruttando, tra l’altro, le agevolazioni fiscali i cosiddetti 'bonus edilizi', e quindi il guadagno aumentava in caso di locazione o vendita.

Mario Mura, 62ene originario di Nuoro e residente a San Bartolomeo al Mare, e il figlio Francesco avrebbero impiegato “un milione e 59 mila euro, si legge in uno dei capi di imputazione mossi nei loro confronti, nell'attività di speculazione immobiliare consistita nell'eseguire lavori fiscalmente non documentati di ristrutturazione e di sistemazione dell'immobile e dei terreni a esso adiacenti situati nel comune di Imperia, località Costa del Campo a Poggi”. Ciò avrebbe avuto inizio nel gennaio del 2015 e, non essendo i lavori di ristrutturazione ancora terminati la condotta contestata “è tutt’ora in corso”. Veniva di fatto aumentato il valore commerciale della villa per la successiva vendita e per gli inquirenti ciò era una speculazione in piena regola così la somma investita "in nero" riemergeva ed ostacolava la provenienza del denaro accumulato illegalmente.

Francesco Mura poi, è accusato di aver trasferito su un conto corrente monegasco, “acceso utilizzando documenti in parte falsi, ingenti riserve di denaro gestite tramite la consulenza di tale "Roberto". Tra le numerose intercettazioni captate dall’Arma è emerso che all’interno dell’immobile di Poggifosse stata realizzata per conto dell'indagato una dependance con un doppiofondo nel pavimento. Mario Mura infatti, chiedeva al figlio Francesco: “ma l 'ha ... l'hai fatto il doppio coso lì alla dépendance?” .

Gli investigatori scrivono nero su bianco che Francesco Mura avrebbe commissionato a un tale Giacomo, la realizzazione di un caveau, da occultare nella dipendenza nella villa con l'indicazione che venisse incassato radente al pavimento, con l'apertura verso l'alto. Questa la conversazione intercettata: “io la farei filo pavimento Francesco con l'alzata all 'insù... pavimento... chiaramente la... oserei farla addirittura nella dependance“ e doveva essere “ una roba abbastanza grossa”. E l'idea del caveau non era loro sconosciuta. Nella villa di Erbusco infatti, durante la perquisizione, i Carabinieri hanno scoperto un caveau segreto nascosto dietro uno specchio che poteva essere aperto solo con un segnale inviato dal cellulare. All’interno sono stati recuperati 20mila euro subito sequestrati dai militari dell'Arma.

Angela Panzera

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