E' stata confermato quanto apparso del Dpcm firmato nel corso della notte dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per quanto concerne il mondo dello sport.
Le misure andranno di pari passo con il livello di rischio presente in ogni regione (per il quale verrà assegnato un colore per ogni territorio).
Per quanto concerne il livello base, quello verde, saranno consentiti gli allenamenti con contatto solo per i campionati e le attività di interesse nazionale (nei dilettanti la sola Serie D), mentre i centri sportivi rimarranno aperti per l'attività motoria e sportiva con distanziamento (tennis e padel su tutte), inoltre saranno consentiti gli allenamenti individuali. Sarà però precluso l'accesso agli spogliatoi.
Nelle regioni con colore arancione (quella in cui sarà verosimilmente inserita la Liguria), la situazione non è ancora del tutto chiara, in quanto non risultano ulteriori limitazioni tecniche rispetto al livello verde, ma sono inserite restrizioni per gli spostamenti da un comune all'altro.
Nel Dpcm infatti si legge:
È vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune.
Il nodo da dipanare è il seguente: se una società organizza allenamenti individuali all'aperto, in un comune diverso da quello di residenza di un tesserato, quest'ultimo può raggiungere il centro sportivo?
Sotto questo punto di vista si attendono chiarimenti.
Pochi dubbi invece nelle regioni rosse, dove i centri sportivi verranno chiusi e l'attività sportiva individuale sarà consentita solo a ridosso della propria abitazione, all'aperto, nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con l'obbligo di utilizzo delle mascherine.
Le norme saranno valide dal 5 di novembre al 3 di dicembre.
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