Il Nazionale

Politica | 14 ottobre 2020, 10:00

Troppa violenza di notte a Locarno?

Interrogazione di Marko Antunović (Verdi, primo firmatario), Matteo Buzzi (Verdi), Paolo Tremante (PS), Tania Arrigoni (Lega), Darwin Dadò (Lega), Bruno Nicora (Lega), Simone Beltrame (PPD), Mauro Cavalli (PPD), Mauro Silacci (PLR), Eleonora Pellanda (Ped Orlando Bianchetti (PLR). Se ne parlerà nel Consiglio del 19

Troppa violenza di notte a Locarno?

Nei giorni scorsi Marko Antunović (Verdi, primo firmatario), Matteo Buzzi (Verdi), Paolo Tremante (PS), Tania Arrigoni (Lega), Darwin Dadò (Lega), Bruno Nicora (Lega), Simone Beltrame (PPD), Mauro Cavalli (PPD), Mauro Silacci (PLR), Eleonora Pellanda (Ped  Orlando Bianchetti (PLR) hanno inoltrato al sindaco ed ai municipali, un’interrogazione relativa a recenti atti di violenza avvenuti durante la notte a Locarno.Se ne parlerà nel Consiglio del 19 ottobre.

La riportiamo testualmente.

A tale proposito sono stato contattato da un gruppo di mamme, le quali mi hanno chiesto se potessi fare qualcosa. Riporto qui di seguito la dichiarazione scritta di una giovane locarnese di 18 anni che è stata testimone di un pestaggio durante la notte a Locarno: “Sono una ragazza di Locarno di 18 anni, vorrei testimoniare di aver assistito a un fatto accaduto la notte tra sabato 29 e domenica 30 agosto 2020 verso la 1.30 di notte: ero insieme ad alcuni miei amici a Piazza Castello, precisamente sotto la rotonda a ballare, poco più in là è iniziata una rissa che però è finita subito, perché un ragazzo dopo avere ricevuto un occhio nero senza motivo da una banda di ragazzi ha saggiamente deciso di andarsene; io l’ho visto allontanarsi dato che ero di fianco al luogo del pestaggio. Nello stesso tempo un mio amico ha ricevuto due schiaffi da un ragazzo del gruppo senza alcun motivo (non ho visto la scena perché ero un po’ distante). All’improvviso tutto il gruppo di ragazzi è andato via, sembrava spaventato dall’arrivo della polizia, che però non è arrivata; cosi io e i miei amici abbiamocontinuato a ballare e a starcene per i cavoli nostri. Dopo alcuni minuti il gruppo di ragazzi è ricomparso, ho potuto chiaramente riconoscere quattro giovani, di cui so i nomi. Subito mi è stato chiaro che il loroobbiettivo era tirare qualche pugno e calcio senza motivo, come avevano fatto poco prima; abbiamo provato a mantenere la pace, ma è difficile far calmare qualcuno che ha voglia di picchiare. A un certo punto è iniziato il caos, hanno versato della birra in testa a un mio amico per poi riempirlo di pugni fino a che si è ritrovato per terra, ovviamente non si sono fermati e hanno continuato a calciarlo in molti, due mie amiche si sono messe in mezzo e hanno ricevuto un pugno, è stato un incubo, sembrava che questo non potesse finire mai, tiravano pugni senza fermarsi a due nostri amici mentre calciavano l’altro a terra, una mia amica piangeva, io urlavo come una gallina e ho avuto un attacco di panico, dato che non sopporto la violenza, non ho visto la scena per intero, ma ho visto tre ragazzi, di cui conosco i nomi, colpire i miei amici ma so per certo che anche gli altri hanno colpito, perché non ho mai visto una gang di ragazzi cosi esaltata dall’idea di picchiare qualcuno. Spero che qualcuno faccia qualcosa perché so che non è la prima volta che accade, ma quei ragazzi girano ancora tranquilli a pestare la gente, forse perché nessuno ha mai sporto denuncia. Per finire questi ragazzi sono andati via, avranno capito che qualcuno aveva davvero chiamato la polizia. Spero di non rivederli mai più, perché non ho mai sentito coì tante energie negative provenire da un gruppo di persone come quelle che portano quel gruppo di ragazzi”.

Questa testimonianza riporta fatti avvenuti poche settimane fa a Locarno. Purtroppo non è una scena isolata, infatti ultimamente si verificano assai sovente atti di violenza gratuita durante la notte nella nostra città. Tutti noi ricordiamo tristemente come andò a finire un pestaggio al Carnevale di Locarno una decina di anni fa.

La maggioranza dei giovani di Locarno vogliono trascorrere le loro serate in pace e divertirsi con gli amici. Purtroppo, bastano pochi elementi malintenzionati per creare situazioni di violenza e di paura con conseguenze che potrebbero essere ancora più gravi di quanto accaduto finora. Visto quanto riportato più sopra appare evidente l’importanza della promozione di comportamenti rispettosi e della prevenzione della violenza.

A tale proposito, con la mozione del 10 febbraio 2007 i signori Elena Zaccheo e i cofirmatari chiedevano la creazione della funzione dall’operatore di prossimità. Il 25 febbraio 2008 la mozione veniva approvata

all’unanimità.

Gli operatori di prossimità come ben sapete sono attivi sul territorio, con una presenza “fuori ufficio e fuori orario”, rappresentano una nuova frontiera dell’intervento sociale, che si rivolge a tutta quella fascia di giovani che difficilmente usufruirebbero dei servizi di sostegno presenti sul territorio urbano. Questo approccio ha come obiettivo quello di rafforzare e sostenere i giovani nel loro percorso di vita, consolidando le proprie competenze e capacità e promuovendone l’inclusione sociale. Dialogo, confronto, scambio, sostegno, orientamento, informazioni... e soprattutto ascolto: sono le sfide e le opportunità di questo Servizio.

Ricordo che le finalità degli Operatori di Prossimità sono le seguenti:

  • sostenere i giovani e far loro prendere coscienza delle proprie potenzialità e limiti;

  • promuovere, mantenere e/o rinforzare i legami sociali evitare forme di esclusione favorendo l’integrazione e la partecipazione (cittadinanza attiva)

  • prevenire e ridurre i comportamenti a rischio, i conflitti e i disagi sociali valorizzare e sostenere le attività e i progetti a favore dei giovani costruire,

  • consolidare ed implementare la rete sociale

  • offrire, se vi è la necessità, un accompagnamento educativo strutturato individuale o collettivo

 

Alla luce di quanto descritto, pongo i seguenti quesiti a questo Municipio:

Il lodevole Municipio è a conoscenza degli atti di violenza avvenuti negli ultimi mesi a Locarno?

Cosa intende fare il Municipio per prevenire in tempo questo grave problema che si verifica spesso in zone conosciute?

Il Municipio sta valutando anche la possibilità di un intervento a lungo termine per prevenire conflitti e disagi sociali, per sensibilizzare i giovani ad una convivenza pacifica in Città?

La figura dell’Operatore di Prossimità è di nuovo operativa a Locarno? Se si, è a conoscenza degli ultimi accadimenti? Come pensa di procedere in questa situazione delicata? Nel caso in cui non vi è alcun educatore di strada, cosa ne pensa il Municipio di trovare una soluzione a questa importante figura?

Ci sono in cantiere spazi per i giovani tra i 15 e 18 anni (che non possono frequentare i bar), per esempio uno skatepark come a Lugano? La città pensa di implementare l’offerta per questa fascia d’età negli spazi dello Spazio Elle?

Come mai ancora ad oggi a Locarno non esiste l’offerta Midnight nelle palestre della Scuola media?

W.A.

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