Nuovo capitolo del faccia a faccia tra la famiglia di Luigi Tenco e l’organizzazione della rassegna della canzone d’autore che quest’anno andrà in scena il 19, 20 e 21 novembre. La vicenda prende le mosse un anno fa quando la famiglia di Tenco, in contrapposizione con alcune scelte dell’organizzazione, attaccò senza mezzi termini: “Deriva culturale, inaccettabile offesa alla memoria” (leggi la notizia cliccando QUI).
In estrema sintesi, la famiglia si è pubblicamente dichiara contraria alle scelte dell’organizzazione rivendicando, quindi, il diritto di utilizzo del nome ‘Tenco’. Da qui un lungo botta e risposta a suon ci comunicati stampa. Ma nei giorni scorsi la famiglia, per mano del portavoce Michele Piacentini, si è nuovamente fatta avanti inviando una Pec ai patrocinatori dell’evento per chiedere chiarimenti in merito all’utilizzo del marchio.
“L’attuale direttivo del Club non ha mai fornito i documenti anche pubblici sull’autorizzazione dell’utilizzo del marchio - spiega ai nostri microfoni Michele Piacentini - è decaduta con un atto notarile dopo la morte di Marco Armela. Il marchio, inteso come logo, lo ha ereditato la moglie ma non ha la delega per sfruttarlo. Chiediamo documenti dal 2018 e non sono mai stati dati”.
“Siccome attraverso il nome di Tenco continuano a fare anche attività politica oltre a ottenere finanziamenti economici - prosegue Piacentini - recentemente abbiamo inviato una Pec alle istituzioni patrocinanti (Regione Liguria, Comune di Sanremo, Siae, Rai, ndr) per chiedere informazioni e verificare la documentazione e le concessioni da parte degli eredi. Se si verificassero altre situazioni particolarmente lesive allora si procederà anche verso terzi. È un dispiacere per tutti, ma i principi sono perenni”.
“Ben vengano le evoluzioni del Tenco, ma non deve essere un veicolo commerciale per alcuni o una ‘ripulitura’ di immagine per certi artisti - conclude Piacentini - ma ripeto che i margini per recuperare i rapporti ci sono”.
Dal Club Tenco, che abbiamo contattato in merito, arriva un momentaneo ‘no comment’, le dichiarazioni da parte del Club saranno rilasciate in via ufficiale a seguito di una riunione. Nessun intervento anche da parte dell’assessore a Turismo e Manifestazioni del Comune di Sanremo, Giuseppe Faraldi.
Intanto proseguono i lavori per l’edizione 2020, fissata dal 19 al 21 novembre al Teatro Ariston. L’evento si svolgerà con in pubblico in presenza e contingentato, sarà anche ripreso dalla Rai e trasmesso nelle settimane successive con garanzia di una visibilità maggiore rispetto alle scorse edizioni. Il Premio Tenco ci sarà e si chiamerà ‘Premio Tenco’. Il futuro è, invece, strettamente legato alle carte bollate.
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