Il Nazionale

Cronaca | 08 ottobre 2020, 12:11

Mentre Macron visita la Val Roya il Governo si è invece dimenticato di Ventimiglia e della provincia di Imperia

Si può anche restare a Roma ma, magari, un colpo di telefono ed un aiuto economico immediato senza attendere lo 'Stato di emergenza' sarebbe gradito.

Mentre Macron visita la Val Roya il Governo si è invece dimenticato di Ventimiglia e della provincia di Imperia

A cinque giorni dall’alluvione inizia a scricchiolare la pazienza dei ventimigliesi e di tutti i residenti delle località duramente colpite dalla forte perturbazione e dall’esondazione di fiumi e torrenti. Da sabato scorso tutti si sono tirati su le maniche per fare in modo che la situazione possa tornare al più presto alla normalità, ma le Istituzioni latitano.

Nell’immediatezza dei fatti è arrivato il Presidente della Regione, Giovanni Toti, che insieme alla sua Amministrazione ha garantito aiuti e interventi. Ieri è stato il Questore a verificare di persona la situazione ma, quando sta per scoccare la prima settimana del dopo alluvione, ecco che giustamente, arrivano le prime rimostranze.

L’arrivo del presidente Macron in Val Roya e la donazione del Principe Alberto di Monaco, che fanno da contraltare al mancato arrivo di un rappresentante del Governo in provincia, ha fatto emergere le prime proteste. Una su tutte arriva dal presidente del Consiglio comunale di Ventimiglia, Andrea Spinosi: “Sono passati 5 giorni dall'alluvione, la situazione è ancora molto complicata e ci vorrà tempo prima di tornare alla normalità. Ho girato ed aiutato in diverse zone cittadine ed ho visto scene strazianti di chi ha perso tutto. Salta però agli occhi una cosa: il presidente francese Macron ha visitato la Val Roya francese subito dietro Ventimiglia, il Principe Alberto di Monaco ha donato un milione di euro alla città ma lo stato italiano, la nostra nazione non ha ancora mosso un dito per Ventimiglia: non si è visto il Prefetto, non si è visto un Ministro oppure un sottosegretario. Siamo praticamente isolati solo con le nostre forze. Oggi faremo un incontro in comune per sbloccare questa situazione. C'è bisogno di aiuto e ci vuole adesso non tra 6 mesi”.

Anche il segretario di Confesercenti, Sergio Scibilia, ci è andato giù pesante: “Sesto giorno, lo Stato non si vede ma è arrivato il Principato di Monaco” alludendo poi anche alla visita di Macron i Val Roya e all’assenza del Governo. Per lunedì è attesa la proclamazione dello ‘Stato di emergenza’, che sicuramente andrà a garantire finanziamenti importanti per riportare il territorio alla normalità, ma l’assenza di un contatto o di una visita importante è stata notata.

Questo non significa, ovviamente, che l’arrivo del Premier, di un Ministro o di un qualcuno da Roma possa cambiare le cose. C’è però bisogno di un segnale di vicinanza, di una prova tangibile che chi regge il timone principale sia accanto ad una comunità che si sta districando da sola nelle difficoltà.

Ovviamente questo non vale solo per Ventimiglia perché non dobbiamo dimenticare che ci sono altre situazioni difficili. Le abbiamo ampiamente documentate: ad Airole e Olivetta San Michele in Val Roya, a Badalucco, Montalto, Molini e Triora in Valle Argentina e a Mendatica, Rezzo e Vessalico in Valle Arroscia. Purtroppo, negli ultimi anni, la natura si sta riprendendo quanto l’uomo gli ha rubato e continua a farlo. Non passa autunno senza un’alluvione con seri danni. Lo scorso anno è toccato a Rocchetta Nervina registrare la situazione più grave mentre in questo 2020, devastato anche dal Covid, ne contiamo molte di più.

Se da Roma nessuno ha intenzione di farsi vivo e di presentarsi può almeno dare un segno tangibile parlando con chi, in chiave amministrativa, sta cercando di risolvere le situazioni più gravi. Ad oggi non ci risultano telefonate a Sindaci o amministratori locali da parte del Premier Conte o da qualche Ministro. Una chiamata di incoraggiamento, un qualcosa che fa sentire la presenza del ‘Comando’.

Non è stato minimamente pensato l’invio dell’esercito, ad esempio. In Val Roya ci sono centinaia di soldati che stanno lavorando a fianco delle ditte incaricate di sistemare le strade e, nella nostra provincia? Nessuno. Sembra che nelle prossime ore, a Ventimiglia possano arrivare 40 addetti della Protezione Civile regionale per dare una mano mentre, fortunatamente, da oggi tutte le strade sono aperte e domani apre il mercato coperto.

Intanto, questa mattina di buon’ora nella città di confine, si è svolta una riunione dell’Amministrazione, allargata ai consiglieri di maggioranza e minoranza (un mini consiglio comunale) per fare il punto della situazione. Sono stati programmati gli interventi presso i privati per liberare tutte le cantine dal fango. Ieri erano ancora 85 le richieste di intervento nei condomini e il Comune ha sentito tutti i cittadini danneggiati per fare una stima delle cantine e dei magazzini ancora pieni di merce da buttare.

Adesso servono aiuti economici immediati, sia per la pubblica amministrazione che per i privati. Lunedì è attesa la dichiarazione dello stato di emergenza, ma quanto ci vorrà per vedere qualche soldo arrivare? Molti negozi, bar e ristoranti rischiano di chiudere se non ci sarà un flusso di denaro a breve, perché dopo il Covid (ancora ben presente) la situazione si fa sempre più allarmante.

Carlo Alessi

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