Il Nazionale

Cronaca | 23 settembre 2020, 11:51

VIDEO. Frode sul riscaldamento lascia le scuole di Varese al freddo: la Finanza esegue due misure cautelari e sequestra 850mila euro

Truffa ai danni della Provincia di Varese: un professionista si trova ora agli arresti domiciliari e un altro ha l'obbligo di firma alla Polizia Giudiziaria. Secondo l'inchiesta delle Fiamme Gialle e della Procura «le condotte rivelate avrebbero avuto gravi effetti sulle attività didattiche dello scorso anno scolastico in numerosi istituti della provincia»

VIDEO. Frode sul riscaldamento lascia le scuole di Varese al freddo: la Finanza esegue due misure cautelari e sequestra 850mila euro

Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Varese ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare (un arresto ai domiciliari e un obbligo di firma) nei confronti di due professionisti (residenti a Trieste) ritenuti responsabili dei reati di truffa aggravata in danno di Ente Pubblico, frode in pubbliche forniture e falsità ideologica. Contestualmente sono stati sequestrati oltre 850 mila euro nei confronti di cinque società (operanti in tutta Italia e con sedi diverse, non in provincia di Varese) ritenute coinvolte negli illeciti. 

I provvedimenti, emessi dal Tribunale di Varese, giungono al termine delle indagini condotte e coordinate dalla Procura della Repubblica di Varese che hanno fatto luce sulle «condotte perpetrate ai danni della Provincia da due professionisti esterni incaricati rispettivamente di vigilare sulla corretta esecuzione dei lavori e del collaudo del contratto di appalto - del valore di oltre 29 milioni di euro - relativo alla gestione clima e riqualificazione tecnologica  degli edifici della Provincia». 

Dalle investigazioni sarebbe emerso che, almeno a partire dall’anno 2016, uno dei professionisti, quale direttore esecutivo del contratto, avrebbe falsamente attestato la regolarità esecutiva dei lavori, nonostante non fossero stati realizzati completamente. Tali gravi inadempimenti sono stati quantificati in 2,5 milioni di euro dalle nuove imprese subentranti nell’appalto. 

In tale fase si è inserita la condotta del secondo professionista che, all’atto del collaudo finale avrebbe quantificato in 850 mila euro il valore delle opere non realizzate. Le indagini hanno fatto emergere gli accordi illeciti intercorsi tra i due professionisti finalizzati ad alleggerire la posizione delle imprese inadempienti (per le quali, uno di essi, da libero professionista, aveva prestato collaborazione). Tali forzature avrebbero portato alla redazione di un rapporto finale ed al rilascio del certificato di collaudo in cui sarebbero stati ulteriormente ridotti i valori delle inadempienze, arrivando a quantificarli in circa 250 mila euro. 

«Le condotte - rendono noto le Fiamme Gialle varesine - rilevate nel corso delle indagini avrebbero riverberato gravi effetti sulle attività didattiche dello scorso anno scolastico in numerosi istituti della provincia che sono state caratterizzate dal non corretto funzionamento degli impianti di riscaldamento durante il periodo invernale». 

Sono stati infine sequestrati oltre 850 mila euro nei confronti delle imprese inadempienti per responsabilità amministrativa degli enti derivante dalla commissione di reati. «Questa operazione dimostra l'alta attenzione della Procura della Repubblica di Varese nei confronti dei reti contro la pubblica amministrazione - ha detto la dottoressa Daniela Borgonovo, presente alla conferenza stampa insieme al comandante provinciale della Guardia di Finanza di Varese, il generale Marco Lainati - La corruzione è un reato che mina la qualità dei servizi erogati ai cittadini».

 

Redazione

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