Il Nazionale

Politica | 11 settembre 2020, 13:29

Asti, non c'è pace per il Consiglio Comunale: il presidente Boccia annuncia le sue dimissioni

Una scelta che il diretto interessato, in una lettera che pubblichiamo integralmente, motiva in relazione alle sue condizioni di salute

Asti, non c'è pace per il Consiglio Comunale: il presidente Boccia annuncia le sue dimissioni

Sembra non esserci davvero pace per il Consiglio comunale cittadino. Dopo la accesa querelle sulla ennesima convocazione “telematica”, duramente contestata dalle opposizioni che nel tardo pomeriggio di ieri sono platealmente scese in piazza disertando la convocazione per protesta (CLICCA QUI per rileggere l'articolo), poco fa è giunta alle redazioni la lettera – inviata al sindaco Rasero, agli assessori, ai consiglieri comunali, al segretario generale del Comune e al prefetto – con cui il presidente del Consiglio Comunale, Giovanni Boccia, annuncia le sue dimissioni dall’incarico.

Di seguito, il testo integrale della lettera

Gentilissimi, da diversi mesi vivo, nella mia riservatezza, una difficile situazione personale, legata al mio stato di salute. Condizione questa, che, sperando sia transitoria, non mi rende sereno sotto tutti gli aspetti e mi impone immediati e drastici cambiamenti.

Da diverse settimane avevo già ipotizzato di porre in atto la difficile e sofferta decisione di dimettermi, ed oggi, mi viene imposto (da specialisti e famigliari) un riposo assoluto sia fisico che psichico. E' in tal senso che, con mio sommo rammarico, oggi sono a comunicarvi la mia irrevocabile decisione, di cui all'oggetto.

Ringrazio tutti per avermi accompagnato in questi ultimi tre anni, nella splendida avventura di presiedere la nostra prestigiosa assise comunale. Se ho ben operato, ne son contento, se ho mancato vi chiedo scusa. Per il momento ho deciso di restare in carica come Consigliere, per valutare poi; tra qualche mese, ulteriori e conseguenti decisioni. Un caro abbraccio a tutti.

Giovanni Boccia

P.S. Chiarisco che per non ostacolare la macchina amministrativa, mi dimetterò (tecnicamente) il giorno prima della prossima convocazione del nostro Consiglio Comunale.

G.M.

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