“Un nostro collaboratore è andato ad aprire il locale intorno alle 17.30, perché fino al primo settembre avevamo in programma aperture a orario ridotto, quando si è trovato sul cellulare numerose chiamate. Ha richiamato ed era un funzionario dell’Asl che segnalava che una cliente, risultata positiva al tampone Covid, ricostruendo i propri movimenti gli aveva detto che nella tarda serata di venerdì era passata da noi”.
Così uno dei soci del “Fuoriluogo” – locale attiguo al Tribunale che ormai da qualche anno è diventato un importante punto di riferimento anche culturale – da noi contattato telefonicamente, ha ricostruito l’episodio che, come si legge sulla loro pagina Facebook: “In linea con le numerose attenzioni a cui quotidianamente poniamo la massima cura nell’ottica della prevenzione al contagio e per la tutela della salute di tutti i dipendenti e degli utenti di Fuoriluogo” li ha portati a prendere la decisione di chiudere per consentire “all’Asl di svolgere il tracciamento necessario e rimanere a completa disposizione eventuale”.
"È per noi fondamentale sottolineare che riapriremo le porte esclusivamente dal momento in cui saremo certi di potervi accogliere con il massimo della sicurezza e della serenità necessaria”, si legge ancora nel comunicato pubblicato sulla pagina Facebook.
"Il personale che era in servizio venerdì è tutto in isolamento precauzionale e pertanto avremmo potuto anche mandare l’altro barista, non presente venerdì, poiché operiamo su turni, ma abbiamo preferito tenere chiuso per permettere un’accurata sanificazione di tutti gli spazi”, ha aggiunto il responsabile della struttura.
LA RICOSTRUZIONE DEI FATTI
In seguito ad un dialogo intercorso con una persona vicina alla ragazza risultata positiva, rimuoviamo la precedente ricostruzione dei fatti, fornitaci da fonte comunque finora sempre risultata attendibile, e per correttezza d'informazione riportiamo la ricostruzione dei fatti fornitaci.
Secondo la quale la giovane donna, tornata venerdì dalle vacanze, non presentando alcun sintomo è uscita la sera recandosi prima a cena e successivamente al Fuoriluogo.
Sabato mattina, al risveglio, ha iniziato ad avvertire alcuni dei sintomi tipici (principalmente la mancata percezione dei gusti) e ha immediatamente contattato un centro privato per sottoporsi quanto prima possibile al tampone.
Dopo la comunicazione della positività, ha pertanto allertato tutte le persone con cui nei giorni precedenti si era trovata a contatto per oltre 15 minuti, tra cui naturalmente i dipendenti del locale.
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