Il Nazionale

Cronaca | 27 agosto 2020, 11:28

Venegono, tenta di rubare in casa: ladro messo in fuga dal pitbull e dall'inquilino esperto di arti marziali

E' successo nella notte in via Colombo a Venegono Superiore. Un rumore sospetto e il cane ha ringhiato. Il padrone ha aperto la porta e si è trovato di fronte un uomo che per coprirsi la fuga gli ha scagliato contro una sedia da giardino

Venegono, tenta di rubare in casa: ladro messo in fuga dal pitbull e dall'inquilino esperto di arti marziali

Il ladro con la mascherina è rimasto a bocca asciutta. Tutto merito del cane di casa e della prontezza del proprietario dell'abitazione. Il topo d'appartamento è stato così messo in fuga in piena notte. È accaduto a Venegono Superiore in via Colombo, a poca distanza dal passaggio a livello della stazione di Venegono Superiore, al piano terra di una casa di corte.

«In casa - ha raccontato Laura, la proprietaria - abbiamo un pitbull di nome Zack che alla 1.30 di stanotte ha iniziato a ringhiare. Inoltre il mio compagno Andrea è un professionista di arti marziali, insegna difesa personale e ha vinto vari campionati in sport da combattimento, oltre ad aver lavorato per anni nel campo della sicurezza. Quando ha sentito il cane ringhiare, ha guardato dallo spioncino e ha visto l'ombra di una persona che si piegava davanti alla nostra porta. Ha aperto di colpo e si è trovato davanti un uomo fra i 30 e i 40 anni, capelli corti neri e scuri, carnagione abbastanza scura, mascherina covid, jeans e maglietta a maniche lunghe».

«Il malintenzionato - ha aggiunto la donna nel suo racconto - che non si aspettava di vedere nessuno, si è spaventato è ha repentinamente scaraventato una delle sedie da giardino che avevamo lasciato sul pianerottolo contro il mio compagno per fermarlo. Andrea però è riuscito a scavalcare la sedia e a colpire in testa lo sconosciuto. L'uomo, per il colpo, è caduto all'indietro ma si è subito rialzato per scappare. È corso in direzione della stazione di Venegono Superiore. Il mio compagno non l'ha rincorso perché il nostro pitbull, nella concitazione del momento, era uscito e stava per attaccare il ladro».

«Ho bloccato il mio cane perché temevo che se l'avesse preso avrebbe potuto ferirlo in modo molto grave e non voglio che il mio cane venga portato via o abbattuto solo perché ha cercato di difenderci» ha raccontato Andrea. «A dormire nella camera accanto c'ero io e mio figlio di sette anni. Io mi sono svegliata per i rumori, mi sono alzata e ho trovato il mio compagno con la mano insanguinata: il sangue era della persona colpita. Probabilmente c'era un complice perché pochi istanti dopo si è sentita una macchina partire. Abbiamo allertato i vicini e chiamato il 112. Una decina di minuti dopo una pattuglia dei carabinieri ci ha raggiunti a casa per raccogliere la denuncia».

Pino Vaccaro

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