Il Nazionale

Cronaca | 18 agosto 2020, 16:15

Covid e plasma iperimmune: effettuata la prima somministrazione ligure

Richiesta presentata dal reparto di malattie infettive dell’ospedale di Sanremo al centro regionale del sangue del San Martino di Genova

Covid e plasma iperimmune: effettuata la prima somministrazione ligure

Un paziente di 68 anni, positivo al covid e ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Sanremo, è stato sottoposto alla cura col plasma iperimmune fornito dalla banca regionale del sangue e prelevato in Asl1: si tratta della prima somministrazione ligure avvenuta internamente a livello regionale, il plasma è infatti stato distribuito dalla banca del sangue - polo del Ponente ligure di Savona e prelevato dal centro trasfusionale d’Imperia da un donatore idoneo nell’ambito dell’attività di raccolta avviata dall’Asl1 ad inizio luglio; la richiesta di plasma era stata presentata il 15 agosto dal reparto di malattie infettive dell’ospedale di Sanremo al centro regionale del sangue del San Martino di Genova ed aveva ottenuto il parere favorevole del comitato etico regionale.

Un’azione sinergica e di collaborazione che ha permesso di procedere con l’infusione di tre unità plasma di sangue al paziente ricoverato affetto da insufficienza respiratoria: fondamentale dunque il lavoro di squadra messo in campo dal sistema sanitario regionale col supporto costante dell’assessorato alla Sanità, centri clinici di malattie infettive e centri trasfusionali in coordinamento col centro regionale del sangue.

“E’ un lavoro di sistema – afferma Vanessa Agostini, direttrice della struttura regionale di coordinamento e del centro trasfusionale del San Martino – con risultati positivi in termini sia di selezione dei donatori sia di procedure di donazione, congelamento e disponibilità del pro-dotto che sono il frutto di un’attività integrata tra professionisti; la struttura regionale di coordinamento ringrazia tutti i professionisti coinvolti, l’attività di coordinamento proseguirà su tutto il territorio regionale al fine facilitare e rendere accessibile il trattamento a tutti quei pazienti che ne avranno bisogno”.

Massimo Bondì

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