«Non abbiamo più niente, non abbiamo più niente». Sono strazianti le parole dei genitori di Alabama Guizzardi, la bambina di 10 anni di Comabbio rimasta vittima della tragedia di Chiareggio, in Valmalenco, dove l'auto su cui viaggiava è stata travolta da una frana (leggi QUI) mercoledì scorso.
Una colata di fango e di morte che si è portata via la sua giovanissima vita nel giorno del suo compleanno, insieme a quella di Silvia Brocca e Gianluca Pasqualone, amici dei suoi genitori e anche loro residenti a Comabbio.
Poche parole, ripetute più volte e accompagnate da un dolore senza fine, che non si può comprendere. Che non si può spiegare. A riportarle è Renata Petrella, sindaco di Chiesa in Valmalenco, comune ai piedi del Bernina di cui Chiareggio fa parte, intervistata dal quotidiano La Provincia di Sondrio. Il sindaco conosceva bene Alabama e i suoi genitori, abituali frequentatori di queste montagne.
«Quando i soccorritori sono arrivati sul posto - ha raccontato il sindaco Petrella al quotidiano valtellinese - hanno trovato i genitori di Alabama che scavavano a mani nude nel fango e nei detriti. Volevano liberare la loro bambina e i loro amici». Purtroppo però il loro disperato tentativo è stato vano: Per Alabama, Silvia e Gianluca non c'era più nulla da fare. «I genitori della piccola Alabama sono provati, anzi provati è riduttivo, non rende l'idea di quello che stanno passando - prosegue il sindaco Petrella - Il mio pensiero in questo momento va a loro».
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