Un silenzio surreale circonda la città di Fossano durante i funerali di Nicolò ed Elia Martini, 17 e 14 anni.
Gremito il Duomo della città, dove centinaia di persone si sono radunate per dare l’ultimo saluto ai due giovani, morti nel tragico incidente a Castelmagno, in cui hanno perso la vita anche altri tre loro amici Camilla, Samuele e Marco.
Tra i fiori portati davanti alla chiesa da conoscenti, parenti e autorità, spiccano quelli degli amici, seduti tutti vicini nei banchi della chiesa: si fanno forza, forse ancora increduli di fronte alla sorte toccata ai loro giovanissimi coetanei.
“Nico, ti sembra il modo di andartene? Sei riuscito di nuovo a riunirci, ma non per far far festa questa volta - lo ricordano gli amici -. Sorridere era il tuo punto di forza, fare festa non sarà la stessa cosa senza di te.
Il tuo non era solo un lavoro, ma una vera passione. Ti abbiamo visto per l’ultima volta qualche giorno fa, sei riuscito a farci conoscere la tua Valle Grana, ci siamo fatti riconoscere subito per il tuo compleanno.
In breve tempo sei entrato nel cuore di tutti, sei stato un ottimo mentore per Elia che aveva iniziato a farsi conoscere nonostante la timidezza. Nico, ci mancheranno le frasi scherzose e l’allegria che sprigionavi.
Sono state e saranno delle lunghe giornate, non ti dimenticheremo”.
E non ci sono parole per descrivere il dolore composto, sul volto di mamma Barbara e papà Luca, conosciuto da molti per la sua attività di malgaro, attività che Nicolò ed Elia avrebbero voluto intraprendere.
A celebrare la messa è stato il Vescovo Delbosco: “È molto difficile essere qui oggi in questa chiesa. Nei giorni scorsi Castelmagno, Fossano e Cuneo si sono fermate, attonite di fronte a questa notizia. Dentro di noi scattano una serie interrogativi, magari siamo partiti da come è potuta capitare una cosa del genere, su un strada che conosciamo bene, da dove tutti siamo passati.
Poco alla volta dentro di noi ha preso spazio il silenzio, silenzio arricchito da una serie di interrogativi. Perché proprio loro? Tutti e cinque erano quasi nel pieno della vita, quindi perché? Anche Elia e Nicolò avevano i loro progetti.
Guardavano al loro futuro. Probabilmente inseriti in quel lavoro montano che amavano, ridando vita a queste nostre vallate. Il nostro silenzio si è poi spostato ai loro famigliari.
Ma i perché poi sono andati avanti... perché Dio permette questo? Questa sciagura mette a dura prova la fede dei credenti. Si deve cercare di guardare oltre. Ho proposto la prima lettura dal libro di Giobbe, perché anche lui ha avuto un’esperienza simile alla nostra, era stato toccato nelle cose materiali, ma non ha perso la fede, è stato toccato nel lavoro e non ha perso la fede, toccato dalla morte dei famigliari e non ha perso la fede.
Poi è andato alla ricerca di risposte, risposte che non valgono nulla, forse come quelle che ci siamo scambiati noi. Poi Giobbe si è affidato a te, Signore.
Anche noi dobbiamo fare lo stesso passaggio, dallo sgomento al silenzio, adesso dobbiamo chiedere a Dio il dono della fede, a Lui che tutto può e tutto vede.
Dobbiamo ritrovare la forza della solidarietà umana, non solo in questi momenti, ma anche nella realtà di tutti i giorni.
Loro erano usciti a guardare le stelle sulle montagne e anche noi dobbiamo tornare li, in quei luoghi di contemplazione del lavoro duro, luoghi che vanno rispettati e mai violentati, luoghi di preghiera anche per chi non crede”.
Mercoledì prossimo 19 agosto il Vescovo sarà a Castelmagno per la tradizionale festa, “che non sarà segnata dalle restrizioni del Covid, ma sarà segnata dalla preghiera per i cinque ragazzi.
Lo faremo nella semplicità, con gli occhi puntati verso l’alto e verso le famiglie di questi nostri amici. A Maria santissima e a San Magno affidiamo il nostro dolore”.
Lutto cittadino oggi e bandiere a mezz’asta a Fossano, che in questo triste pomeriggio piange così la perdita dei suoi giovanissimi concittadini.
I corpi dei due fratelli saranno tumulati nel cimitero di San Sebastiano di Fossano, dove la famiglia risiede. Stasera, nella chiesa della frazione, alle 20.30, si terrà la recita del Rosario.
Le esequie di Marco Appendino, il 24enne alla guida del Defender, sono previste martedì 18 agosto, alle 16, nella parrocchiale di San Giovanni a Savigliano dove lunedì, alle 19, si terrà la recita del rosario.
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