Il Nazionale

Cronaca | 07 agosto 2020, 22:00

Dramma in Val d'Aosta: alpinista varesino cade lungo un ghiacciaio e muore

Matteo Pasquetto, 25 anni di Varese, è morto oggi per i traumi riportati da una caduta lungo il ghiacciaio sul Reposoir, a 3450 metri di quota

Dramma in Val d'Aosta: alpinista varesino cade lungo un ghiacciaio e muore

Tragedia in Val d'Aosta, muore un alpinista Varesino. Matteo Pasquetto, 25 anni, di Varese, aspirante guida alpina, è morto oggi per i traumi riportati da una caduta lungo il ghiacciaio sul Reposoir, a 3450 metri di quota, via normale alle Grandes Jorasses, nel massiccio del Monte Bianco.

L'incidente è avvenuto poco prima delle ore 13,30 e non ha alcuna attinenza con la situazione emergenziale del ghiacciaio Planpincieux, situato in altra area delle Jorasses. Sul posto sono intervenuti le guide del Soccorso alpino valdostano-Sav e i militari del Soccorso alpino della Guardia di finanza-Sagf di Entreves.

Pasquetto era un alpinista considerato tecnicamente molto bravo, soprattutto nell'arrampica su roccia. Disciplina cui aveva dedicato il libro 'Monte Bianco. Tutte le vie su roccia', pubblicato solo un mese fa. "Adoro scalare su roccia, adoro scalare su ghiaccio - aveva scritto sul proprio profilo internet dell'associazione di guide Oltre la verticale di cui faceva parte - amo lo sci, ma soprattutto amo l'avventura e l'esplorazione in posti nuovi: sono dannatamente curioso e adoro guardare quello che si vede da dietro la vetta che ho appena scalato".

Solo quattro giorni fa, sulla sua pagina Facebook, Pasquetto aveva pubblicato una foto che lo ritrae arrampicato su una parete rocciosa, come se per lui fosse la cosa più naturale del mondo. Il 24 luglio scorso, il suo ultimo appassionato post, nel raccontare un esame per poter accedere alla professione di guida alpina.

"Il terzo e ultimo giorno di questo esame, spinti dalla curiosità, siamo andati a dare un'occhiata a 'le medaglie di Mattley'", ha scritto Pasquetto, "ci aspettavamo qualcosa di più tranquillo, la via si è rivelata estremamente bella ma anche decisamente impegnativa...". Poi ha ringraziato istruttori e compagni di corso, pronto a lanciarsi successivamente nella scalata di oggi che, per quella che le guide alpine definiscono "imprevisti che in montagna non si possono calcolare", lo ha trascinato via senza lasciargli scampo.

da AostaCronaca.it

Commenti