Il Nazionale

Eventi e Turismo | 05 agosto 2020, 14:18

Alla Reggia di Valcasotto il 40° concerto di Ferragosto, Cirio: “Simbolo di rinascita del castello e delle nostre montagne” (VIDEO)

L’apertura del concerto, “tutto italiano” arrivato alla quarantesima edizione, omaggerà il maestro Ennio Morricone. Dopo 12 anni di chiusura riapre la Reggia di Valcasotto, con un evento a porte chiuse

Alla Reggia di Valcasotto il 40° concerto di Ferragosto, Cirio: “Simbolo di rinascita del castello e delle nostre montagne” (VIDEO)

Saranno le dolci note del maestro Ennio Morricone ad aprire la quarantesima edizione del concerto di Ferragosto che quest’anno, nonostante le difficoltà a organizzare un evento durante la pandemia, si terrà presso la Reggia di Valcasotto, riaperta per l’occasione dopo dodici anni.

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Torna sulle vette alpine del Piemonte, nel Comune di Garessio, il concerto che verrà trasmesso in diretta nazionale su Rai Tre. Ad animarlo le melodie scelte dall’orchestra Bartolomeo Bruni di Cuneo, diretta dal maestro Andrea Oddone. Il momento d’arte sarà anche l’occasione per ringraziare i medici piemontesi impegnati nella lotta contro il Covid. Archi, arpe e percussioni, con trentuno elementi sul palco, delizieranno i pochi presenti: il concerto, infatti, verrà realizzato a porte chiuse per ragioni logistiche e di sicurezza.

Soddisfatto della possibilità di realizzare comunque un concerto in grado di essere trasmesso in tutta Italia Fabio Carosso, vicepresidente Regione Piemonte: “E’ un evento che porta la musica classica in un luogo che era chiuso da 15 anni. Verrà visto da tutti gli italiani, in onda sulla Rai. E’ importante, è un momento di marketing del nostro territorio per far conoscere le bellezze del Piemonte”.

Organizzare il concerto in un contesto post pandemia, come confermato da Giandonemico Genta, presidente della Fondazione CRC, non è stato di certo semplice: “E’ stato necessario uno sforzo comune per mantenere viva questa tradizione che noi abbiamo sempre sostenuto. Le note dell’orchestra Bruni emozioneranno i tanti spettatori che seguiranno il concerto dall’Italia e dall’estero”. Al fianco di CRC, anche la Fondazione CRT, che con il presidente Giovanni Quaglia ha affermato come il concerto di Ferragosto, quest’anno, rivesta un doppio significato: “Rafforza il senso di comunità ed è dedicato a coloro che si sono impegnati con dedizione e sacrificio per il bene comune durante l’emergenza”. Un risultato reso possibile dalla sinergia tra istituzioni e fondazioni. Questo, in tal senso, il pensiero di Carla Bonino, consigliera della provincia di Cuneo: “Come delegata al Turismo della provincia ho seguito ogni incontro preparatorio e ho apprezzato la determinazione, l’entusiasmo e la professionalità di tutti gli organizzatori, più forti di ogni difficoltà”.

A sottolineare la bellezza del territorio che ospiterà il concerto Daniela Salvestrin, direttore Atl Cuneo: “La reggia di Valcasosotto è una pagina di storia a cielo aperto che si sviluppa tra le alpi di uno e la vicina Liguria, incastonata i una natura lussureggiante, caratterizzata da torri, rocche e castelli che ne punteggiano le alture”. Dello stesso pensiero Mauro Gola, presidente della Camera di Commercio di Cuneo: “E’ un segnale importantissimo che nell’anno della pandemia, le montagne della Granda restino sede di un evento che da lustri caratterizza il Ferragosto italiano”.

Tra i promotori del concerto Paolo Bongioanni, capogruppo Fratelli d’Italia, che per oltre un anno ha lavorato a testa bassa al fine di riaprire la Reggia ai piemontesi e ai turisti: “L’ala Nord del castello di Valcasotto è perfettamente visitabile. Il concerto si svolgerà all’interno della corte, con 100 ospiti scelti tra il personale sanitario. E’ un segnale importante per delle valli che hanno gridato il loro bisogno d’aiuto e a cui si risponde portando un grande evento mediatico in grado di portare flussi turistici”.

Il programma del concerto, tutto “italiano” prevede un omaggio in apertura al maestro Ennio Morricone, per proseguire con l’esecuzione di brani di Gioachino Rossini, Lorenzo Perosi, Francesco Paolo Tosti, Nino Rota, Stanislao Gastaldon, Ruggero Leoncavallo, Pietro Mascagni e terminare poi con un ricordo delle vittime del Covid in Piemonte.

andrea parisotto

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