Il Nazionale

Sport | 25 luglio 2020, 01:16

Il palaghiaccio non riaprirà: Palazzo Estense accelera sulla pista provvisoria da ultimare entro un mese dall'inizio dei lavori

Nell'incontro tra amministrazione e associazioni sportive che operano al palaghiaccio si è fatto il punto sulla prossima stagione: confermata la volontà di creare una pista esterna all'antistadio mentre il nuoto verrà smistato nelle altre vasche della città. I Mastini, il cui futuro è un'incognita, non sono stati rappresentati dal presidente Matteo Torchio

Il palaghiaccio non riaprirà: Palazzo Estense accelera sulla pista provvisoria da ultimare entro un mese dall'inizio dei lavori

Qualcuno ancora credeva che il palaghiaccio, seppur acciaccato e malandato, potesse essere riaperto per settembre: quante volte la struttura aveva dato cenni di cedimento e quante volte si era riusciti a metterci una pezza. Questa volta no, anche perché la chiusura non dipende più solo dall'amministrazione ma da indagini legate a vicende esterne (o interne) passate sotto la lente di ingrandimento dell'autorità: il sindaco Davide Galimberti e l'assessore Dino De Simone, in una riunione con le associazioni sportive che gravitano al Palalbani, hanno confermato l'impossibilità della riapertura. A parte l'onerosità e la laboriosità dell'eventuale intervento, che senso avrebbe spendere soldi tenendo conto di quelli già investiti - da Roma in primis e poi da Varese - per i lavori di riqualificazione, al via tra fine anno e marzo 2021? (leggi QUI).

Le associazioni sportive che al palaghiaccio lavorano da anni chiedono continuità dei corsi e delle attività agonistiche: sulla parte ghiaccio l'amministrazione ha confermato di voler realizzare una pista provvisoria che sarà posizionata nell'antistadio (leggi QUI), edificabile in un mese e che consentirebbe anche ai Mastini - presenti all'incontro ma però non con il presidente Matteo Torchio, punto di riferimento fondamentale dell'ultima stagione e non solo - di allenarsi in casa, perché la stessa pista su cui si sta ragionando sarebbe regolare con le reti e le balaustre, pur non prevedendo tribune. Anche tuti i corsi di pattinaggio potrebbero svolgersi a Masnago, senza dover ricorrere agli impianti di Milano o Como

Sulla parte nuoto l'unica soluzione, non potendo installare anche una piscina provvisoria, è che l'attuale società di gestione dell'area acqua smisti l'attività nelle altre vasche della città. Da verificare la praticabilità della cosa, anche per via delle regole anti-Covid che impediscono assembramenti, soprattutto in luoghi chiusi come le piscine.

Redazione

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