Per chi vive e lavora in piazza Cacciatori delle Alpi era solo questione di tempo. La situazione intorno al Tribunale di Varese era da tempo «ad alto rischio» e la rissa di ieri sera, che ha coinvolto decine di ragazzi, «assolutamente prevedibile».
Come ogni sabato, anche ieri sera i ragazzi si sono radunati nella piazzetta e hanno predisposto la festa: casse per la musica sulla statua del Minotauro, alcolici comprati chissà dove, ma non nei bar, e odore di marijuana proveniente dagli angoli più bui della zona accanto al palazzo di Giustizia.
Poco prima delle 23 la lite tra un gruppo di ragazzi, che si è trasformata in un attimo in una scazzottata di gruppo. «Avevo dei clienti seduti che sono fuggiti, sono stati travolti, volavano i posacenere e le cinghiate - spiega il titolare del bar di via Dandolo che ha i tavolini a margine della piazza del Tribunale - All'arrivo della polizia sono scappati e c'è stato poco da fare in una situazione in cui centinaia di ragazzi sono radunati in un piccolo spazio. Ogni sabato è la stessa storia, si ritrovano qui e fanno festa, lasciando bottiglie e vetri ovunque».
Esasperazione che condividono anche i residenti, che hanno addirittura assunto un uomo per la sicurezza, che tiene alla larga i ragazzi dal portico dove hanno l'ingesso alle case, onde evitare atti di vandalismo o la pulizia di vomito e urina che ogni domenica mattina trovano davanti all'androne.
I ragazzi sono per la maggior parte minorenni e provengono da tutta la provincia, tant'è che a mezzanotte, quando partono gli ultimi treni, la piazza di svuota. «Ieri sera l'arrivo delle forze dell'ordine è bastato a calmare gli animi, ma è chiaro che la situazione non può andare avanti così. Noi esercenti abbiamo delle regole da rispettare e qui invece si tollera tutto».
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