Il Nazionale

Cronaca | 13 luglio 2020, 10:37

Coppia di sfruttatori costringeva tre ragazze a prostituirsi con violenza e minacce

Le giovani vivevano segregate in casa e se cercavano di ribellarsi rischiavano di veder rivelato nel loro Paese d'origine ciò che erano costrette a fare

Coppia di sfruttatori costringeva tre ragazze a prostituirsi con violenza e minacce

Le costringevano a prostituirsi con maltrattamenti, minacce e violenza. Ma la loro "carriera" è finita con le manette ai polsi: a mettergliele, gli agenti di Polizia del Commissariato Dora Vanchiglia, con l'accusa di sfruttamento della prostituzione, sequestro di persona ed estorsione.

Tutto è cominciato circa un anno fa: era l’agosto del 2019 quando i poliziotti scoprono la condizione di tre ragazze marocchine costrette a prostituirsi da due connazionali di 31 e 28 anni, un uomo e una donna. Una condizione terribile, che peggiorava col passare del tempo, tanto che le ragazze sarebbero state addirittura private della loro libertà personale venendo rinchiuse nell’appartamento in cui erano obbligate a prostituirsi. I clienti, dopo aver pattuito la prestazione direttamente con gli sfruttatori ed aver pagato a loro il servizio, venivano indirizzati nell’abitazione di corso Moncalieri.

Quando le ragazze hanno iniziato a manifestare la volontà di volersi sottrarre al controllo degli aguzzini, sono state minacciate: il rischio, per loro, era che video e immagini della loro attività venissero diffuse nel Paese di origine.

Dopo una prima denuncia, alle minacce si sono aggiunte anche le aggressioni: i due sfruttatori hanno picchiato e derubato una delle ragazze sottraendole una catenina d'oro e il passaporto, oltre alle minacce di rivelare ad amici e parenti quello che venivano costrette a fare in Italia. Dalle intercettazioni telefoniche emerge un comportamento che ha l'obiettivo di soggiogare le donne con estorsioni e ricatti. Di mezzo finisce anche il figlio della sfruttatrice: per ottenere il permesso di soggiorno viene falsamente dichiarato figlio di un altro uomo.

Sono così scattate le manette per l'uomo, mentre la compagna ha l'obbligo di presentazione.

redazione

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