Il Nazionale

Cronaca | 08 luglio 2020, 11:43

Vertenza Torino, i metalmeccanici tornano in piazza: “Tre proposte per rilanciare il settore dell’automotive" [FOTO e VIDEO]

L’assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino: “Torino sarà il cuore del rilancio dell’automotive, sì alla fabbrica per le batterie”

Vertenza Torino, i metalmeccanici tornano in piazza: “Tre proposte per rilanciare il settore dell’automotive" [FOTO e VIDEO]

Tornano ad alzare la voce, a urlare la propria preoccupazione i lavoratori del comparto metalmeccanico. Dopo la manifestazione di tre giorni di febbraio, i sindacati Fim, Fiom e Uilm si presentano sotto la sede della Regione Piemonte con la preoccupazione negli occhi: il Covid, infatti, ha acuito una crisi che aveva già colpito duramente l’intero settore. 

Questa volta però, nell’incontro con l’assessore regionale al Lavoro Elena Chiorino, i lavoratori portano sul tavolo proposte concrete. Idee per un rilancio che deve necessariamente partire da Torino per coinvolgere poi tutto il Piemonte e i lavoratori della filiera metalmeccanica. Le tre proposte sono presentate da Edi Lazzi (Fiom): “Pensiamo che per Torino sia necessario parlare con Psa e Fca, dobbiamo farlo insieme: istituzioni, sindacati e Governo, per chiedere con decisione che vengano assemblate auto del segmento B qui a Torino. Bisogna poi impegnarsi nel infrastrutturale la città con paline di ricarica e pannelli fotovoltaici per l’energia pulita e infine inserirsi nel consorzio europeo delle fabbriche di batterie. Francia e Germania ne stanno costruendo due. L’Italia non può essere da meno”.

“Torino ha spazi, competenze con il Politecnico, cultura industriale: se si fa sistema con soldi pubblici e privati, la Città può uscire rafforzata dalla crisi” conclude poi il segretario generale della Fiom di Torino.

Senza un piano di rilancio, lo spauracchio è quello dei licenziamenti. Un’ipotesi concreta, preannunciata da Davide Provenzano (Fim): “C’è assoluta preoccupazione, Federmerccanica ha annunciato il 34% degli esuberi per il settore. Sarà un autunno difficile, siamo qui per cercare di anticipare la crisi, cercando con le istituzioni dialogo, risorse e contributi. La grande sfida è la fusione tra Fca e Psa: è un’occasione storica che dobbiamo difendere per poter difendere l’occupazione a Mirafiori e del polo produttivo”.

Ecco perché, secondo i sindacati, il settore dell’automotive deve fare da traino per il risorgimento torinese e piemontese: “L’automotive è il settore più grande che c’è e dà a tutta la filiera la possibilità di lavorare. In questa provincia se si ferma l’automotive si ferma il Piemonte: ci sono più di 150.000 lavoratori coinvolti e dal Governo solo slogan elettorali. Serve un piano di rilancio serio” afferma Luigi Paone (Uilm).

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In piazza a incontrare i lavoratori presente l’assessore Elena Chiorino: “La Regione sta cercando di mettere in campo politiche concrete. Stiamo lavorando all’accademy dell’automotive per arrivare al rilancio diffuso sul territorio della filiera: Torino sarà il cuore com’è giusto che sia, sostenendo l’attrattività per una fabbrica di batterie che vogliamo sul nostro territorio e cercare di coordinare gli sforzi di tutti per tornare a essere l’eccellenza nel mondo dell’automotive”. 

Parole di sostegno, che lasciano presagire un’unione di intenti per affrontare quello che si prospetta un autunno piuttosto complesso per il mondo del lavoro e, in particolare, per il settore dell’automotive.

Andrea Parisotto

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