Il Nazionale

Cronaca | 08 luglio 2020, 18:00

Sori, Licorice Dream: "Grazie a nostro figlio disabile suoniamo nella band e abbiamo creato una sala prove" (FOTO)

Nella cantina di Sori è nata una sala professionale dove la band fa le prove e dove è stata composta la canzone "La cantina di Eugi"

Sori, Licorice Dream: "Grazie a nostro figlio disabile suoniamo nella band e abbiamo creato una sala prove" (FOTO)

In questo periodo in cui lentamente e con le dovute precauzioni, il mondo dello spettacolo sta tornando alla normalità, c’è una band molto speciale che aspetta di poter di nuovo provare insieme ed esibirsi dal vivo. È la Licorice Dream, che forse non calcherà i palcoscenici più famosi d’Italia, ma che con la propria musica riesce a infondere gioia e allegria, al pari delle rock star, almeno per il proprio fan principale, Eugenio. Perché è grazie a lui se il gruppo si è costituito, ha una sala prove professionale e se è stata composta la canzone “La cantina di Eugi”.

La loro storia di musica e amicizia, infatti, è partita da lì, dalla cantina della casa di Sori, dove Tutto è nato per te, per avere un incontro con l’urlo del basso sposato al mio canto”, come recita il testo scritto da Ivano Malcotti. Sono, appunto, i genitori di Eugenio, che scoprendo come le passioni giovanili – il basso per il padre Vincenzo Goeta e il canto per la madre Patrizia Criscione – fossero un modo per fare stare bene anche il figlio disabile, hanno dato vita ai Licorice Dream insieme a Walter Bianco, tastierista, Luigi Crovetto, voce e chitarra ritmica, Massimo Robello chitarra solista, Cinzia Criscione, corista, e Angelo Bonomini, batterista.

“In occasione di un Natale il chitarrista ha chiesto a mio marito, che non suonava da anni, di partecipare a un concerto in chiesa – spiega Patrizia – e da quella volta hanno deciso di continuare, allestendo la sala prove nella nostra cantina, dove abbiamo creato il gruppo intorno a Eugenio: anche lui suona la batteria e prende lezioni, ma quelli che predilige sono i rapporti umani, perché gli piace stare insieme agli altri”.

Ed ecco perché, quindi, “in questo buco macchiato di rosa serviamo le note per lasciarti qualcosa” - come dice il testo di Malcotti - per “creare una rete intorno a lui che possa dargli l’opportunità di una vita sempre serena”. Ed è così che la serenità di Eugenio coincide con quella dei genitori, perché fare le cose per lui significa creare opportunità anche per i genitori, che con la band si esibiscono facendo concerti per beneficenza da Sori, a Pieve, da Apparizione a Ceranesi, dove hanno suonato per la Gigi Ghirotti, per la Croce Rossa e per la Festa della Mimosa. Mentre la mamma Patrizia, che fa la volontaria nel 118, ha ricominciato a cantare prendendo lezioni una volta alla settimana: “mi sono rimessa in gioco, mi impegno e desidero migliorare le mie performance”.

La cantina, quindi, trasformata in saletta insonorizzata e dotata di tutte le attrezzature professionali, con microfoni, casse e mixer, non poteva che diventare un luogo speciale, in cui si prova, ma soprattutto si sta con Eugenio, che aspetta con gioia il momento dedicato alla musica e a lui stesso: “non siamo professionisti – spiega Patrizia -, ma abbiamo la passione, ed Eugenio partecipa e conosce tutto il repertorio”, dalle cover dei Nomadi a quelle degli Eagles a quelle di Neal young a tutto ciò che piace a loro e a lui, che ama la musica, soprattutto quella dal vivo, e “quando a Sori ci sono i concerti vuole assistere sia alle prove che al concerto”.

Purtroppo a causa del coronavirus e dell’isolamento cui ci ha costretti, le prove in saletta e le storie che gli raccontavo Walter, Luigi e Massimo, che per lui sono come zii, si sono momentaneamente interrotte, ma non il fare musica e soprattutto l’affetto per Eugi. Infatti la canzone scritta da Malcotti, con la base composta da Crovetto, è stata musicata: “si tratta di un pezzo che sentiamo molto nostro – spiega Patrizia -, che Ivano ha creato per noi, e su cui stiamo lavorando”. Sebbene a distanza, infatti, ognuno ha registrato la propria traccia e Stefano Cabrera (Gnu Quartet) farà gli arrangiamenti. Ma non solo: sarà inserita all'interno del progetto di Maria Galasso sulla disabilità e sui care-giver, che partecipa al Festival di Bioetica (che si terrà a Santa Margherita il 27 e 28 agosto) e al Premio Rosanna Benzi.

“Anche da questo brano, che parla di come, prendendosi cura di una persona speciale si diventi speciali, speriamo che possa rinascere la saletta, per poter ricominciare di nuovo, perché rappresenterebbe una rinascita anche per Eugenio”, conclude la mamma.

Nell’attesa di poter applaudire di nuovo dal vivo i Licorice Dream insieme a Eugenio, e ascoltare “La cantina di Eugi”, questo è il testo, per comprendere quanto amore si può trovare in questa saletta di Sori:


Da un occhio decolla

Un sogno permesso

E l’altro s’arrende

Per cedere il passo



Dal tuo viso però

S’incolla un sorriso

Che parla ogni lingua

Per essere inteso



E noi in questo buco

Macchiato di rosa

Serviamo le note

Per lasciarti qualcosa

Rit.

Qualcosa di…

Speciale ho imparato da te

A sentire speciale

E fermo il tempo perchè

Non c’è niente di male



Speciale ho imparato con te

A sentire speciale

E ogni sosta che c’è

È qualcosa che vale



Con le note sospese

E Mille riff inventati

Incollati alle casse aquiloni smontati



Tutto è nato per caso

Perché la vita va avanti

E quando abbracci una gioia

Eviti sempre dei pianti



Tutto è nato per te

Per avere un incontro

Con l’urlo del basso

Sposato al mio canto



Rit:

in qualcosa di…

Speciale ho imparato da te

A sentire speciale

E fermo il tempo perchè

Non c’è niente di male



Speciale ho imparato con te

A sentire speciale

E ogni sosta che c’è

È qualcosa che vale

















 



















Medea Garrone

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