Si è conclusa con l’intervento del servizio di nettezza urbana e raccolta rifiuti l’operazione di polizia che ha preso inizio con le prime luci dell’alba, volta sostanzialmente a controllare gli oltre 150 migranti della frutta che da giorni bivaccano nel parco Gullino di Saluzzo, in pieno centro città, a pochi passi da Villa Aliberti.
L’operazione è stata coordinata dalla Questura di Cuneo, con il primo dirigente della Polizia di Stato Stefania Pierazzi, coaudiuvata dal commissario capo Nen e dai commissari Pirito e Bertoglio.
Coinvolti Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia locale, Polizia locale provinciale, Vigili del fuoco ed emergenza sanitaria.
Gli uomini sono entrati in azione pochi minuti dopo le 6. Tutti i migranti, provvisti di contratto o aspiranti stagionali, che a quell’ora si trovavano ancora all’addiaccio – nel parco – o sotto i portici dei condomini poco distanti sono stati fermati dalle Forze dell’ordine.
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In prima battuta, l’emergenza sanitaria, sul posto con un’ambulanza della Croce verde Saluzzo, ha svolto uno screening sanitario: 133 persone sono state sottoposte a controllo della temperatura corporea e a controllo della percentuale di ossigeno nel sangue, compilando un questionario volto a individuare eventuali sintomi Covid.
Un’operazione alla quale si sono poi aggiunte le Usca, Unità speciali di continuità assistenziale, nate per l’emergenza Coronavirus, e che sono state supervisionate dal dottor Giuseppe Guerra, commissario straordinario per gli aspetti sanitari relativi all’“emergenza migranti della frutta estate 2020 presso il comune di Saluzzo ed i comuni limitrofi”.
Dai rilievi dei sanitari non sono emerse criticità: ad ogni ragazzo, inoltre, è stata consegnata una mascherine chirurgica per le protezione delle vie aeree. Tutti i migranti, quindi, sono stati sottoposti a controlli di Questura, Ispettorato del lavoro e Nucleo tutela del lavoro dell’Arma dei Carabinieri.
Le Forze dell’ordine hanno identificato tutte le persone nel parco, controllando la regolarità delle loro posizioni e di eventuali contratti di lavoro attivi.
Sui 133 controllati, soltanto 3 sono risultati irregolari, per i quali sono stati emessi fogli di via obbligatori e provvedimenti sulla loro irregolarità, vale a dire intimazioni a lasciare il territorio nazionale.
Dopo aver raccolto tutti gli elementi utili, i migranti – sia assunti che non – sono stati trasferiti, in parte, nella “casa del custode” del cimitero di Saluzzo, e in parte in una serie di Comuni limitrofi che hanno dato disponibilità ad ospitare alcuni migranti in strutture o soluzioni alloggiative comunali.
Tra questi, Revello, Manta, Verzuolo, Costigliole Saluzzo, Busca, Lagnasco.
I migranti sono stati indirizzati verso i territori comunali dove hanno sede le aziende per cui hanno dichiarato di lavorare o aver lavorato o per cui hanno promesse imminenti di contratto. Ciò si è tradotto – di fatto – con uno sgombero di tutta l’area del parco Gullino, che alle 11.35 di stamane si presentava completamente libero, ripulito anche dai rifiuti e dai tanti cartoni rimasti a terra dopo la partenza dei migranti.
Resta da vedere se nell'area torneranno quelle persone che si sono allontanate volontariamente durante l'operazione o che, all'alba di stamane, erano già partite alla volta del luogo di lavoro.
I migranti presenti al parco Gullino sono stati trasferiti a bordo di pullmini noleggiati dalla Prefettura, scortati dalle pattuglie dei Carabinieri. Intorno al parco di Villa Aliberti, stamane, sei furgoni di Polizia e Carabinieri antisommossa hanno controllato l’operazione.
Che si è svolta senza alcun tipo di disordine o tensione.
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