Il Nazionale

Cronaca | 27 giugno 2020, 13:04

Le reti solidali di quartiere presentano il “conto” della crisi al Comune: "La pazienza è finita" [FOTO e VIDEO]

La protesta è stata organizzata, davanti a Palazzo Civico, da diverse organizzazioni promotrici della raccolta alimentare informale durante la pandemia: “Vogliamo cibo, lavoro, casa e dignità".

Le reti solidali di quartiere presentano il “conto” della crisi al Comune: "La pazienza è finita" [FOTO e VIDEO]

Cibo, lavoro, casa, sostegni economici, dignità: le reti solidali di quartiere, promotrici di diverse raccolte alimentari informali durante la pandemia, hanno presentato il "conto" della crisi alla Città di Torino con un presidio di protesta per chiedere un'assunzione di responsabilità. Gli stessi punti sono stati ribaditi anche attraverso una lettera alla sindaca Chiara Appendino e alla vice-sindaca e titolare del welfare Sonia Schellino.

Problematiche che riguardavano, hanno riguardato e riguardano moltissimi quartieri e moltissime persone di diversa nazionalità, cultura, religione e ceto sociale: “Senza la nostra distribuzione - dichiara Matteo di Zona Aurora Solidale – le persone che abbiamo supportato sono in estrema difficoltà e spesso ci chiedono consigli su come auto-organizzarsi. L'amministrazione, invece di rispondere ai bisogni della popolazione fornendo i servizi che mancano, militarizza i quartieri; a questa iniziativa ne seguiranno altre davanti a luoghi simbolo come uffici pubblici e sedi Inps.”

“In questi mesi - spiega invece un'attivista di borgo San Paolo – in media abbiamo aiutato 100 persone al giorno, con picchi di 130 e qualcuno costretto a restare a mani vuote; la netta maggioranza di loro, inoltre, non è riuscita a pagare l'affitto o era senza reddito. Questa situazione di crisi non ha confini e ha colpito anche moltissimi italiani.”

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A scendere in piazza sono state anche direttamente le persone che, per un motivo o per un altro, si sono rivolte alle reti solidali informali per ricevere aiuti concreti: “Faccio la badante – racconta Houda – e guadagno 800 euro al mese, mentre mio marito non lavora e abbiamo un figlio piccolo. Questo reddito non basta per tutto: sono indietro di sei mesi con l'affitto e ho saltato qualche bolletta, le istituzioni facciano qualcosa.” Nel pomeriggio i manifestanti si uniranno al corteo del movimento Black Lives Matter.

Marco Berton

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