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Sport | 18 giugno 2020, 16:51

Addio Franco Ruspini, ci hai insegnato a remare nel mare della vita. Senza compromessi

Varese e la provincia piangono un'icona nel mondo del canottaggio e della vita sociale: classe 1934, lascia la moglie Giuliana e i figli Paolo e Luca a cui va un grande abbraccio. Il ricordo di Renato Gaeta: «Figura romantica, ha legato i valori dello sport a quelli della vita. E' stato un baluardo della Canottieri Varese in anni difficili»

Addio Franco Ruspini, ci hai insegnato a remare nel mare della vita. Senza compromessi

Unico e indimenticabile: Varese e la provincia dicono addio a Franco Ruspini, uno dei padri nobili del canottaggio, dello sport inteso nel senso più puro del termine, e anche della vita sociale del nostro territorio. Resse la Canottieri Varese per 19 anni e ne fu socio per 40 in momenti difficili, a volte contro tutti e tutto, ma la vita di Ruspini - poi presidente della Canottieri Monate e promotore di mille eventi - non è racchiudibile in un momento, in un ambito, in un'impresa ma forse in una sfida: quella di essere sé stessi, anche duri se occorre, senza doversi preoccupare di piacere o non piacere agli altri. Scomodo a volte, vero in ogni circostanza, Franco Ruspini aveva 86 anni: lascia la moglie Giuliana e i figli Paolo e Luca, a cui va l'abbraccio di tutta Varese, della provincia e di VareseNoi.

Le parole di Renato Gaeta, grande allenatore di canottaggio e uomo altrettanto forte come lo era Ruspini, racchiudono il senso di una persona che lascia un solco impossibile da cancellare. Lo ricordiamo così, grazie a Renato Gaeta: ciao Franco, grazie di averci fatto amare il canottaggio e scrivere di questo sport che, come ci hai insegnato tu, forse non è per tutti né deve esserlo.

Il ricordo di Renato Gaeta, oggi allenatore alla Canottieri Luini e per una vita accanto a Franco alla Canottieri Varese e non solo.

Non so da dove iniziare. Franco Ruspini rappresenta trent’anni della mia vita a Varese. Tra me e lui non è mai stato un rapporto dirigente-allenatore, eravamo amici, forse di più se può esistere qualcosa di più forte dell'amicizia. È stato ed è un pezzo di me, ha visto crescere i miei figli, mi ha accompagnato a lungo. Persona di grande umanità, devo molto a lui e alla sua famiglia. Se ho fatto qualcosa di buono nel mio lavoro devo dire grazie a Franco.
  
Io arrivavo dal Sud e lui mi ha aiutato a capire Varese, a integrarmi in questo ambiente, facendomi sempre sentire a casa.

Franco è stato a volte anche testardo e sempre tutto d'un pezzo, ma bisogna essere così per legare bene i valori dello sport a quelli della vita.

Da anni si parla giustamente di tutte le cose belle che sta facendo la Canottieri Varese ma i fasti di oggi sono anche figli di quei momenti difficili in cui lui rappresentò un presidio e un baluardo di questa gloriosa società.
  
Franco Ruspini fa parte di quelle figure romantiche dello sport che, tra dieci o cent'anni, un ragazzo che inizia a remare sul lago, voltandosi indietro, dovrà ringraziare.


Renato Gaeta

 

Andrea Confalonieri

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