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Eventi e Turismo | 02 giugno 2020, 15:01

Chivasso celebra la festa della Repubblica

Un pensiero è andato ai giovani che quest'anno compiono 18 anni

Chivasso celebra la festa della Repubblica

Anche Chivasso ha celebrato la Festa della Repubblica in forma ridotta. Questa mattina, martedì 2 giugno, il sindaco Claudio Castello, i rappresentanti delle associazioni d'Arma e dell'amministrazione comunale, la Croce Rossa e la tromba della Filarmonica Giuseppe Verdi hanno reso omaggio al Monumento dei Caduti senza nome e a quello dedicato ai Caduti di tutte le guerre. 

"Il 2 giugno si festeggia l’anniversario della nostra Repubblica ha dichiarato il primo cittadino -. Questa ricorrenza ritornata festività nel 2000, è la più importante festa civile della nostra Nazione. In questa data si ricorda il referendum istituzionale indetto a suffragio universale il 2 e il 3 giugno del 1946 con il quale gli italiani vennero chiamati alle urne per esprimersi su quale forma di governo, monarchia o repubblica, dare al Paese, in seguito alla caduta del fascismo. Dopo 85 anni di regno con 12.718.641 voti favorevoli e 10.718.502 voti contrari l'Italia diventava una Repubblica. Oggi, quindi, è la festa di tutti noi italiani".

Ha poi ricordato i coscritti che quest'anno compiono 18 anni. "Quest’anno, a causa della pandemia che sta funestando il Mondo intero abbiamo dovuto rinunciare, con sincero rammarico, ad una consuetudine che rappresenta uno dei momenti più belli di questa festa: la consegna della Costituzione ai neo diciottenni. Non potendo avere la gioia di averli con noi, abbiamo provveduto ad inviare ai 217 giovani che quest'anno raggiungono la maggiore età, una copia della nostra Carta Costituzionale. Il prezioso documento che contiene i principi su cui si fonda il nostro sistema democratico".

"Come in ogni momento difficile, l’umanità, i popoli, le comunità ed i singoli individui, hanno trovato la forza ed il coraggio per ricominciare ed ogni volta questo riprendere il cammino rappresenta un vero e proprio cambiamento che segnerà profondamente la nostra storia individuale e collettiva, la nostra memoria e condizionerà le nostre decisioni future. O per lo meno, così si spera che sia. Gli errori fatti non si devono ripetere. Così è stato dopo le devastazioni della guerra con la scelta della democrazia e così sarà dopo il passaggio di questo virus. Democrazia come possibilità di cambiamento, come libertà di agire, come rispetto dell’individuo e garanzia dei suoi diritti. Valori che non possono essere dati per scontato. Oggi più che mai abbiamo bisogno di cambiamento e di difender la nostra Repubblica democratica, unica e indivisibile. Anche la Città di Chivasso ha aderito all'iniziativa “Io ci credo” promossa dal Consiglio Regionale e dalla Giunta Regionale del Piemonte, d'intesa con la Prefettura di Torino, l'Università degli Studi di Torino, il Politecnico e l'Ufficio Scolastico Regionale. Prima di concludere voglio, quindi, invitarvi a postare l'hashtag #iocicredo condividendo sulle bacheche social un pensiero, un immagine sottolineando il concetto di "Repubblica, una e indivisibile", per ribadire come il senso di appartenenza ad un'unica comunità, si sia particolarmente arricchito di nuovi significati e contenuti nel corso di questi mesi di emergenza. Stiamo uniti, io ci credo".

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