Si chiamerà ‘Salviamoci’ il Comitato delle squadre di serie D fatte retrocedere d’ufficio dalla richiesta della Lega Nazionale Dilettanti al Consiglio Federale.
Il novanta per cento delle società costrette all’Eccellenza forzata senza aver potuto giocarsi sul campo le proprie chance di salvezza (in Piemonte ancora da chiarire il caso del Verbania, che ha una partita in meno nel girone A) ha aderito all’iniziativa del presidente del Grumentum Antonio Petraglia.
Sembra che anche molti sindaci e amministrazioni comunali siano al fianco delle trentasei società la cui retrocessione a tavolino e la possibile mancata iscrizione in Eccellenza potrebbero avere impatto negativo anche a livello sociale.
Petraglia, noto avvocato del club partecipante al girone H di serie D, ha promosso questo coordinamento di tutte le ‘Escluse’ che si farà sentire nelle sede legali opportune ma soprattutto chiederà di essere ricevuto direttamente a Roma per esprimere il proprio dissenso alla retrocessione d’ufficio.
GRUMENTUM – Le dichiarazioni di Petraglia a "La Siritide", giornale online lucano.
“E’ stata scritta una pagina buia nella storia del calcio italiano, ancora più grave, perché promana da esponenti che dovrebbero avere a cuore l’essenza del calcio del nostro Paese, quella del segmento dilettantistico – ha ammesso il presidente Petraglia -. E’ passato un principio abnorme, di un’unica gravità: quello per cui, a seguito di una pandemia, anziché di agevolare le società che si trovano logorate dal tragico contesto, le si punisce con una sanzione afflittiva; cioè il campionato non si può continuare causa Covid-19, si ferma, magari la squadra in quel momento aveva il diritto di disputare i play out o aveva grandi chances di salvarsi e cosa fanno le istituzioni? Addebitano gli effetti della pandemia alle società in questione, addirittura sanzionandole con una retrocessione (che significa perdita di un titolo sportivo), quando, nella fisiologia degli eventi, avrebbero potuto salvarsi con i play out o in altro modo, causa classifica corta. Ci rivolgeremo direttamente al Presidente della FIGC Gravina ed al Ministro dello sport per denunciare tale proposta abnorme, idonea ad avere il marchio della irricevibilità sui tavoli della Federazione – prosegue Antonio Petraglia – Se, sciaguratamente, ma non voglio crederlo, il Presidente Gravina dovesse recepirla, non ci vorrà molto per farle fare la fine che merita in qualsiasi sede giudiziaria poiché è lampante che le Istituzioni sportive del nostro paese non hanno fatto buon governo della delega attribuita loro dall’esecutivo dal decreto rilancio. E’ davvero una pagina non esaltante per la storia sportiva del nostro Paese”.
LE 36 RETROCESSE
Girone A
Verbania (?), Ligorna, una tra Fezzanese e Ghiviborgo/Bra (sono a pari punti, da capire il criterio), Vado
Girone B
Milano City, Dro, Inveruno, Levico Terme
Girone C
San Luigi, Villafranca Veronese, una tra Vigasio e Montebelluna (sono a pari punti, da capire il criterio), Tamai
Girone D
Alfonsine, Savignanese, Crema (una partita in meno: se si dovesse valutare la media punti, la quartultima sarebbe la Sammaurese), Ciliverghe
Girone E
Ponsacco, Tuttocuoio, Bastia, Pomezia
Girone F
Sangiustese, Avezzano, Chieti, Jesina
Girone G
Tor Sapienza, Ladispoli, Budoni, Città di Anagni, Tor Sapienza
Girone H
Francavilla, Agropoli, due tra Nardò, Grumentum e Nocerina (da capire il criterio)
Girone I
San Tommaso, una tra Roccella e Corigliano (sono a pari punti, da capire il criterio), Marsala, Palmese
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