Per il momento piazza D’Armi non sarà chiusa ai cani. Ma l’ordinanza è sul tavolo del sindaco Luca Salvai in attesa di un incontro con l’Ufficio diritti animali (Uda) la prossima settimana.
Martedì il sindaco aveva annunciato che da lunedì 25 i cani non sarebbero più potuti entrare in piazza D’Armi (esclusi i viali) e al Parco della Pace (esclusa ovviamente l’area cani).
Una decisione che ha sollevato le proteste dei padroni e diversi di loro hanno manifestato il disappunto direttamente al sindaco. Tra cui i componenti dell’Uda, che incontreranno il primo cittadino mercoledì pomeriggio.
«Non ne sapevamo nulla. L’abbiamo appreso dalla pagina Facebook del sindaco ed è stata una doccia fredda, soprattutto per il periodo che stiamo vivendo – commenta Denis Colombo dell’Uda –. Da come abbiamo capito, il problema sono le deiezioni canine, ma non si risolve così».
Salvai però ha in mente un disegno più articolato: «Stiamo raccogliendo le richieste di spazio delle associazioni e piazza D’Armi e il Parco della Pace potrebbero tornare utili per questi mesi estivi per fare attività all’aperto. La misura sarebbe quindi temporanea».
Quel che il primo cittadino vuole evitare è che ci si trovi a fare attività all’aperto in mezzo alle deiezioni dei cani: «In questi ultimi mesi la città è stata dei cani e dei loro padroni e ovunque ci siamo ritrovati delle deiezioni – sottolinea –. Abbiamo dovuto pulire i portici non solo per i piccioni, ma anche per i cani». Molti l’hanno accusato di non tenere presenti le esigenze delle persone e degli animali di passeggiare assieme: «Per i cani abbiamo fatto molto: ci sono due aree, una in via Einaudi e l’altra al Parco della Pace, dove possono correre liberamente – ribatte Salvai –. Per difendere la prima area abbiamo dovuto resistere ad esposti e lamentele varie, poi ci troviamo i viali pieni di deiezioni non raccolte dai padroni...».
La decisione di fermare l’ordinanza è legata alla volontà di ascoltare eventuali controproposte dell’Uda, ma l’obiettivo resta avere due polmoni verdi disponibili per attività all’aperto, senza doverli “sminare” prima di ogni utilizzo.
«Potrei anche non vietare l’accesso ai cani, ma scegliere di essere rigorosi nei controlli dell’uso del guinzaglio per i cani di grossa taglia e probabilmente verrebbero fuori molte sanzioni».
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