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Eventi e Turismo | 20 maggio 2020, 14:00

In arrivo un aiuto per l’“indotto” del Sinodo di Torre Pellice

La Tavola valdese sta valutando interventi per un sostegno economico ad attività produttive e famiglie e per nuove manifestazioni culturali

In arrivo un aiuto per l’“indotto” del Sinodo di Torre Pellice

La Tavola valdese sta lavorando in sintonia con gli enti locali per cercare di compensare il danno economico all’“indotto” del Sinodo, che si sarebbe dovuto svolgere dal 23 al 28 agosto a Torre Pellice, ma che è stato annullato a causa delle limitazioni agli spostamenti e alle difficoltà organizzative causate dalle norme contro il contagio da nuovo coronavirus. L’assemblea generale delle chiese valdesi portava infatti tutti gli anni un gran numero di persone in Val Pellice creando, a margine della stagione turistica, una serie di possibilità economiche per le attività del territorio.

«Assieme al Comune di Torre Pellice stiamo cercando il modo migliore per aiutare il territorio. La nostra intenzione è di procedere su due binari: creare iniziative e culturali in modo da non perdere del tutto la visibilità che garantiva il Sinodo e aiutare la popolazione con una parte degli 8 milioni di euro dei fondi dell’Otto per mille che la Tavola ha stanziato per l’emergenza Coronavirus» annuncia Laura Turchi, membro della Tavola valdese. Gli interventi economici, ancora in fase di definizione, dovrebbero raggiungere sia le attività produttive, che lavoravano grazie alla presenza a Torre Pellice dei partecipanti al Sinodo, ad esempio ristoranti e negozi, sia le famiglie più fragili e disagiate del territorio: «Siamo ancora in fase di valutazione per capire se l’iniziativa deve limitarsi a Torre Pellice o possa essere allargata all’alta Valle – aggiunge Turchi –. Sicuramente con la mancanza del Sinodo, quest’anno verranno a meno tutta una serie di opportunità per molti soggetti».

Una linea di interventi riguarderà anche la vita culturale del paese. «Assieme al Centro culturale e alla Società di studi valdesi stiamo sviluppando l’idea di proporre manifestazioni di carattere culturale probabilmente associando i momenti in presenza con quelli da remoto, in modo da rispettare le disposizioni contro gli assembramenti».

Elisa Rollino

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