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Sono tempi duri anche per lo sport. Mentre il coronavirus continua a mietere vittime, le varie società sportive fanno i conti con una crisi economica aspra e inattesa, che sta mettendo in seria difficoltà la gestione di molte società, in alcuni casi mettendone in discussione anche la sopravvivenza. Da questa crisi non è esente il mondo della pallavolo. Qualche giorno fa, i presidenti delle Leghe di serie A hanno inviato una lettera al Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, chiedendo di aprire un urgente tavolo di discussione al fine di trovare delle misure per attenuare la crisi economica.
Ma qual è la situazione attuale in casa Lpm Mondovì? Abbiamo girato la domanda alla presidente Alessandra Fissolo, che in una intervista spiega il momento delicato anche nella società monregalese: “Sono tempi duri per tutti, anche per il mondo dello sport” – esordisce la Fissolo – “Il nostro è un gruppo di persone che fa pallavolo solo ed esclusivamente per passione. Come tutti, nell’ultimo periodo abbiamo registrato delle forti perdite di tipo economico.”
La chiusura in anticipo del campionato vi ha consentito di tagliare anche dei costi, è vero? “Sicuramente siamo riusciti a tagliare qualche costo, un’inezia rispetto alle perdite dovute ai mancati ricavi. Questi costi – continua la presidente della Lpm – riguardano ovviamente le tasse gara per le partite che non abbiamo disputato e alcune spese per le trasferte, anche se le più consistenti, cioè i costi legati ai voli aerei per Olbia e Soverato, che erano già stati pagati, non ci verranno rimborsati. A prescindere da questo, però, i mancati introiti superano di gran lunga il risparmio dovuto allo stop del campionato: infatti abbiamo rinunciato ad alcuni eventi ed iniziative che ogni anno organizzavamo, come il Torneo della Ceramica che vede la partecipazione di 64 squadre, la lotteria “Sottorete”, il master di VolleyS3 Minivolley e la Summer Volley Academy estiva di 8 settimane. Tutti eventi che ci avrebbero consentito di ottenere entrate importanti per il nostro sodalizio. ”
La Lpm pallavolo vanta un settore giovanile molto numeroso, come vi siete comportati con le famiglie dopo il momento di stop?” Le famiglie risentono della situazione attuale” – continua la presidente della Lpm - “da un lato hanno versato una quota annuale che, obiettivamente, non è stata completamente sfruttata e dall’altra non va sottovalutato l’aspetto sociale che ricopre l’attività sportiva, soprattutto di un sport di squadra come il nostro. Grazie al nostro qualificato staff tecnico che si è reso disponibile a seguire le atlete “a distanza”, le pumine stanno continuando gli allenamenti “online”, partecipando a challenge e video che pubblichiamo anche sui nostri canali social.
Dal punto di vista economico, abbiamo quindi deciso di offrire alle pumine in regola con l’iscrizione alla corrente stagione sportiva un “buono”, pari a circa il 30% della quota 2019-2020, da utilizzare per la prossima annata, sperando che questo possa essere in qualche modo un incentivo a proseguire l’attività di pallavolo con noi, per continuare insieme un cammino di crescita umana e sportiva. Posso tranquillamente dire che il danno subito dalla mancata organizzazione di attività promozionali e tornei, sommato a questi “futuri sconti” sul settore giovanile, risulta essere di decine di migliaia di euro.
Gli sponsor vi sono vicini? “Assolutamente si, grazie al forte legame che ci unisce da molti anni, la vicinanza tra il nostro Club e gli sponsor è reciproca”– continua la Fissolo – “Loro ci hanno sempre sostenuto in tutte le nostre attività e hanno reso possibile il sogno di un’ intera comunità: il sogno di portare la Serie A femminile a Mondovì. Alcuni ci hanno già garantito continuità, ma con la maggior parte di loro dovremmo affrontare il tema quando il contesto economico-finanziario ce lo consentirà e quando ci saremo lasciati alle spalle il Coronavirus.
Quando il peggio sarà passato e si potrà intravedere uno spiraglio di luce, incontreremo i nostri sponsor e cercheremo insieme di trovare una soluzione che possa essere accolta da entrambe le parti con la maggior serenità possibile. Siamo tutti consapevoli di quanto il periodo in cui viviamo sia difficile, sopratutto per le piccole aziende e gli artigiani, e per adesso, l’ importante è preservare e tutelare la salute di tutti.
Si continua a discutere sul taglio degli ingaggi e le parti sembrano ancora distanti, è solo una sensazione?: “Purtroppo mi sembra che non tutti hanno compreso quanto questa pandemia stia producendo effetti negativi, a volte catastrofici, sull’intera economia, e che inevitabilmente coinvolge anche il nostro sport .” – continua la Presidente del Puma – “Noi siamo da sempre una società virtuosa per quanto riguarda i pagamenti degli stipendi e i fatti parlano per noi. Ci sono aziende, imprese, negozi che sono chiusi da mesi, e che, nella migliore della ipotesi, ricevono contributi irrisori dallo Stato (600 € alle partite iva).
Non è una invenzione che anche il mondo della pallavolo abbia subito forti perdite e negare l’evidenza è poco serio. In questo scenario è inevitabile che purtroppo anche per gli atleti e i tecnici, come per tutti i cittadini, ci sia una perdita economica. In ogni caso abbiamo già erogato il 100% dei compensi che la Lega pallavolo serie A richiederà per potersi iscrivere al prossimo campionato. Inoltre, per dimostrare la nostra totale trasparenza e buona fede, abbiamo anche proposto di impegnarci a corrispondere alle atlete e ai tecnici una parte dei contributi che speriamo possano arrivarci dallo Stato.”
Il procuratore di Delmati ha dichiarato che attende di capire se la Lpm sia realmente intenzionata a confermare Delmati. Il Puma ha intenzione di rinunciare al tecnico milanese? “Noi siamo assolutamente intenzionati perché abbiamo grande stima di Davide come tecnico e come persona, e con lui abbiamo intrapreso un bellissimo percorso pallavolistico che ci piacerebbe continuare!” – ribadisce la presidente Fissolo – “Ora tocca alla controparte dirci se la proposta che abbiamo avanzato sia giudicata adeguata.”
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