Da Moncalieri arriva una bella storia in questi tempi tristi di coronavirus. C’è chi in quarantena trova la forza di apprezzare il tempo che si passa coi propri cari, di fare quei piccoli lavoretti a cui non si ha mai il tempo di pensare, di appassionarsi a un nuovo hobby. Ma c’è anche chi in questi giorni è solo in casa e fatica a vedere alcuna via d’uscita.
E’ così che comincia la storia di Maria Patrizia, un’anziana signora moncalierese. La sua storia è commovente: Maria vive da sola dopo la morte del figlio avvenuta l’anno scorso dopo la lotta col tumore che l’aveva colpito. I suoi parenti risiedono a Beinasco, e a causa delle misure di sicurezza non possono venire a farle visita ed aiutarla di persona. Nel tempo più buio, Maria ha trovato persone disposta ad aiutarla, e ha deciso di ringraziarle dedicando righe toccanti a tutti coloro che hanno fatto in modo che potesse tornare a sorridere.
“Sono una persona sola, anziana e malata. In un periodo così brutto per tutto quello che sta succedendo, chiusa in casa da un mese, non avevo più la forza di lottare”. Un inizio commovente, che lascia subito posto a parole gentili e piene di speranza: “Mi sento in dovere però di ringraziare di cuore tutte le persone che mi hanno aiutata. La gentilissima S. Mara (conosciuta telefonicamente) è la coordinatrice dell’Unione dei Comuni, si è attivata con la Croce Rossa di Moncalieri affinchè io potessi raggiungere gli ospedali dove tutt’ora faccio terapie per il mio male incurabile. Mi accompagnano i volontari che attraverso piccoli e grandi gesti mi fanno sentire forte la loro vicinanza e il loro affetto. Sono puntuali e gentilissimi. Senza di loro non l’avrei fatta".
"Con l’occasione un ringraziamento sincero va al Presidente della Croce Rossa. Al Sindaco che ha istituito l’Unione dei Comuni. E’ un’iniziativa lodevole. Nell’emergenza questi sono i veri servizi che contano, per le persone anziane come me! Grazie di cuore a tutti”.
I ragazzi che assistono la signora hanno avuto solo belle parole per lei: “La signora è molto dolce, e tutte le volte che la portiamo a fare una visita non smette mai di ringraziarci. Vorrebbe sempre offrirci qualcosa per sdebitarsi”. Ma nessuna offerta vale come i ringraziamenti che arrivano col cuore.
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