Il Nazionale

Cronaca | 12 aprile 2020, 06:54

Coronavirus, oggi pomeriggio e domani chiusi tutti gli esercizi commerciali eccetto le farmacie e le parafarmacie

Resteranno aperti anche i negozi dedicati alla vendita di prodotti sanitari. Ok le consegne a domicilio. L'ordinanza è stata firmata dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, ma i sindacati si sono spaccati

Coronavirus, oggi pomeriggio e domani chiusi tutti gli esercizi commerciali eccetto le farmacie e le parafarmacie

Dalle 13 della giornata di oggi, domenica di Pasqua e per tutta la giornata di domani - Pasquetta - rimarranno chiusi tutti gli esercizi commerciali. La decisione del governatore Alberto Cirio è arrivata nei giorni scorsi e durerà fino alla mezzanotte di lunedì 13 aprile. Fanno eccezione farmacie, parafarmacie e tutti gli esercizi dedicati alla vendita esclusiva di prodotti sanitari. Restano consentite anche le consegne a domicilio per tutti i settori merceologici, eseguite nel rispetto delle regole di sicurezza.

"Ora più che mai i nostri comportamenti sono importanti ed è fondamentale restare a casa, anche in giornate come Pasqua e Pasquetta che abbiamo sempre vissuto come momenti di festa da trascorrere in compagnia - spiega il governatore Alberto Cirio -. Per questo ho scritto alle Prefetture del territorio chiedendo di intensificare i controlli sugli spostamenti e ho predisposto la chiusura degli esercizi commerciali il 12 e 13 aprile, ad eccezione della domenica mattina per evitare che tra venerdì e sabato si creasse una concentrazione di uscite per gli acquisti".

Proprio nei giorni scorsi, una nota congiunta delle tre maggiori sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil aveva auspicato questo tipo di provvedimento e aveva addirittura spedito una lettera proprio all'indirizzo del presidente della Regione. I tre segretari avevano indicato ciò che era già stato deciso in Lombardia e Veneto, dove l'ordine di chiusura a questo tipo di attività era già arrivato in anticipo rispetto alla nostra regione.
Ma dopo la decisione comunicata dal governatore, il fronte sindacale si è spaccato: da una parte, ritenendo ingiusta l'apertura fino alle 13 nella giornata di Pasqua, Filcams Cgil e Uiltucs hanno dichiarato lo sciopero, mentre si sono dissociati gli esponenti di Fisascat Cisl, che invece hanno sottolineato come molte delle richieste fossero state accolte.

redazione

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