Il Nazionale

Cronaca | 11 aprile 2020, 16:55

La povertà sbattuta in piazza: il tristissimo episodio successo a Voltri

Giovedì pomeriggio, in piazza Gaggero, una lunga fila di persone in attesa del buono spesa, senza alcun rispetto della privacy. Il presidente Chiarotti emette un duro comunicato contro il Comune per questa scelta. E intanto salta l’OdG sull’emergenza sanitaria: l’opposizione non lo vota

La povertà sbattuta in piazza: il tristissimo episodio successo a Voltri

Giovedì scorso, in piazza Gaggero a Voltri, è andata in scena una delle pagine più tristi, in questa emergenza sanitaria legata al Coronavirus. Decine di persone in fila, a debita distanza l’una dall’altra e ognuno con indosso la propria mascherina, fuori dalla sede del Municipio VII Ponente, in attesa di entrare presso gli uffici a ritirare il proprio buono spesa. Tutte lì, tutte insieme.

Nessun assembramento, ma neppure alcun rispetto della privacy, alcun rispetto delle difficoltà, alcun rispetto del dolore, della dignità umana. Lo stato sociale preso a calci e a sputi, senza nessun tipo di pietà, senza uno straccio di umanità.

È stato un quadro veramente brutto: perché qui non mancano solo senso politico e amministrativo; a mancare sono le buone maniere, è proprio l’educazione verso i cittadini, gli stessi da cui poi si andrà a cercare il voto, gli stessi che si cercano di imbonire con chiacchiere di ogni tipo.

Come si è arrivati a questa scelta? Chi ha deciso di far radunare le persone bisognose in fila, in modo che si vedessero le une con le altre e fossero viste da tutti? Chi ha deciso di fare della povertà e dell’indigenza, quasi sempre affrontate con enorme dignità e stile, uno schifoso e deprimente show alla portata di tutti?

I rappresentanti del Municipio VII Ponente, alla vista di queste immagini e alla notizia della fila fuori dal portone di piazza Gaggero, sono andati su tutte le furie. E a ben vedere. Il presidente, Claudio Chiarotti, ha emesso un duro comunicato, per dissociarsi da queste modalità: “Il presidente del Municipio VII Ponente, sottolineando di non essere stato minimamente coinvolto, si dissocia e condanna fermamente le modalità messe in atto da parte della civica amministrazione per la consegna dei buoni spesa. Quanto avvenuto oggi a Voltri, presso la sede municipale di piazza Gaggero, con le persone letteralmente in fila in mezzo alla strada, non ha garantito in alcun modo il rispetto della privacy e ha gravemente offeso la dignità delle persone che, a causa dell’emergenza Covid-19, stanno attraversando un momento di difficoltà. Il non avere coinvolto i Municipi in questa vicenda ha portato e continua a portare a scelte che si dimostrano quantomeno discutibili”.

Nel mirino, ancora una volta, il Comune di Genova: per non essersi relazionato con gli enti più prossimi sul territorio - cosa che avviene sempre più spesso - e per una gestione delle politiche sociali assai spesso non soddisfacente. A Chiavari, tanto per fare un raffronto, c’è un supermercato che, sin dall’inizio dell’emergenza, ha scelto di donare, ogni giorno, dieci panieri di alimenti ad altrettante persone bisognose. Ma mica le chiama a raduno presso le casse: la consegna avviene in maniera assolutamente riservata, e solo e soltanto tramite i titolari. Così nessuno vede nulla e la privacy di ogni cittadino viene rispettata, così come l’essere in condizioni sfavorevoli. Non è che faccia piacere a tutti, mettere in piazza le proprie difficoltà. Anzi, non dovrebbe far piacere a nessuno.

Nel frattempo, ieri, in occasione della seduta in videoconferenza del Consiglio Municipale, si è consumato un altro ‘incidente’ tra maggioranza e opposizione. Lo racconta Filippo Bruzzone, capogruppo di A Sinistra, che compone la maggioranza insieme a Partito Democratico e Lista Crivello: “Siamo stati impegnati quasi tutto il pomeriggio a discutere di un parere non urgente su una variazione al Piano Urbanistico Comunale, una questione che comunque dovrà essere rianalizzata. Invece, in piena emergenza sanitaria, non siamo stati in grado di produrre un atto sul tema. E questo solo ed esclusivamente per responsabilità degli schieramenti di centrodestra”.

Bruzzone fa presente che “in settimana i vari capigruppo sono rimasti in contatto e hanno lavorato su un ordine del giorno condiviso, da portare in votazione. Il testo è stato redatto e migliorato dai gruppi di maggioranza, con l'apporto di Movimento Cinque Stelle e Chiamami Genova, e poi condiviso con l’opposizione di centro-destra, che però ha deciso di non partecipare. Noi lo riproporremo lo stesso, in veste di mozione, ma dispiace molto che, in una situazione come questa, non si sia riusciti ad approvare un documento all’unanimità. Passa un brutto messaggio ed è la prima volta che succede, perché in altre emergenze abbiamo sempre votato tutti compatti. Non capisco perché non sia accaduto pure questa volta”.

Il testo presentato dai gruppi di maggioranza, insieme al Movimento Cinque Stelle e Chiamami Genova, “non conteneva nulla di trascendentale, ma solo delle semplici e normalissime richieste: conoscere il numero dei deceduti, dei contagiati e dei positivi sul territorio del VII Ponente; la possibilità, anche per chi non ha un collegamento Internet, di poter fare domanda per i buoni spesa, istituendo un numero telefonico apposito e diverso per tutti i Municipi; l’allargamento del bando per gli aiuti alle società sportive non solo agli affittuari, ma pure ai concessionari delle strutture; la certificazione che i prodotti utilizzati per la sanificazione delle strade non sono nocivi. Non c’era alcun approccio politico, ma solo di buon senso”.

Però, c’è da dire un’altra cosa: che se fosse prevalso il buon senso, non solo sarebbe passato il testo, ma soprattutto non si sarebbero viste quelle file fuori dal Municipio. Purtroppo il buon senso non nasce dal niente. Neanche in tempo di pandemia.

 

 

Alberto Bruzzone

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