La lotta contro il Coronavirus si svolgerà casa per casa, appartamento per appartamento. E’ stato presentato oggi il servizio di “tamponi a domicilio”, un’iniziativa che permetterà di eseguire i test per il Covid-19 senza che i casi sospetti debbano muoversi dalla propria abitazione.
Tre i grandi vantaggi: la possibilità di aumentare i numeri dei test e di riconoscere e isolare così i positivi, risparmiare tempo e dispositivi di protezione individuale e limitare il più possibile gli spostamenti dei casi sospetti. I mezzi attrezzati, di cui due con a bordo ambulatori completamente funzionanti, sono tre camper e lo specchiobus. Un pulmino, invece, accompagnerà i pazienti dimissibili al proprio domicilio.
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“Sono modalità di esecuzione di tamponi a domicilio molto performanti: mandando il camper possiamo risparmiare operatori e dpi, oltre ad evitare che i pazienti in quarantena possano in qualche modo inquinare l’ambiente circostante uscendo per andare a fare il tampone” spiega Carlo Picco, commissario dell’Asl di Torino. I tamponi si potranno effettuare molto rapidamente: “Ci posizioniamo nei plessi delle abitazioni e la persona può restare vestita durante il suo turno. Raggiungiamo capillarmente tutto il territorio”.
Secondo Fabrizio Pregliasco, virologo e presidente Anpas, questo tipo di servizio sarà fondamentale, soprattutto nella fase 2 dell’emergenza Coronavirus, quella del lento ritorno alla normalità: “E’ fondamentale per la fase 2 poter sorvegliare eventuali focolai che potranno riemergere. In questo tsunami iniziale non è stato possibile eseguire diagnosi specifiche su ogni singolo caso. Ora che siamo arrivati a un punto in cui i casi si stanno riducendo e dovremo riaprire le attività, sarà necessario controllare i focolai che potranno riemergere”. Ben vengano dunque i tamponi a domicilio, per rendere capillare l’indagine, il tracciamento e il controllo di eventuali focolai, individuando i casi sospetti senza rischi per il personale. Questo step sarà importantissimo per il lento ritorno alla normalità: “Servirà a limitare la diffusione del virus, consentendoci di avere una vita che non sarà come prima per un anno o due ma che possa permettere alle attività produttive e sociali di riattivarsi”.
Plaude all’iniziativa anche Luigi Icardi, assessore alla Sanità della Regione Piemonte. “Ci organizziamo per liberare pian pianino le persone in quarantena e guarire ufficialmente. Questo ci consente di non sprecare il dpi, perché l’infermiere può fare più tamponi con un solo cambio, senza doversi cambiare a ogni domicilio”. Particolare l’attenzione riservata poi alle case di riposo, vera e propria bomba a orologeria: “Il servizio sarà utile nella task force per le case di riposo, andremo nelle rsa a fare i tamponi ai pazienti ospiti nelle situazioni più critiche. Utilizzeremo anche mezzi della protezione civile” conclude Icardi. I mezzi si sposteranno sul territorio della Città di Torino.
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