Il Nazionale

Sport | 27 marzo 2020, 12:43

Palestre e associazioni sportive, serve un sostegno concreto

Il punto di vista di Ezio Bramard, affermato preparatore atletico cuneese, titolare con il fratello Danilo della Palestra Body Center Club di Borgo San Dalmazzo

Palestre e associazioni sportive, serve un sostegno concreto

Tempi duri per lo sport italiano, a tutti i livelli. L'emergenza sanitaria in atto ha sconvolto i campionati più seguiti, bloccando partite ed allenamenti ma potrebbe determinare conseguenze ancora più gravi nell'universo dilettantistico.

Palestre ed associazioni sportive hanno paralizzato la propria attività in attesa di un miglioramento della situazione, tuttavia ancora imprevedibile nei tempi e nei modi. Evidenti i problemi economici a cui va incontro il settore, in grado di minare la stessa sopravvivenza di tante realtà.

Problematiche poste all'attenzione del Ministro dello Sport Spadafora che ha assicurato tutele alle categorie professionali coinvolte. 

Ma non sarà facile tornare alla normalità e soprattutto non è ancora dato sapere quando.

Ne abbiamo parlato con Ezio Bramard, affermato preparatore atletico cuneese, titolare con il fratello Danilo della Palestra Body Center Club di Borgo San Dalmazzo, chiusa lo scorso 10 marzo.

Bramard è oggi nello staff della BluVolley Verona, nuova avventura dopo l'esperienza nella Nazionale Femminile cinese. Professionista giramondo, ha lavorato nella pallavolo in Italia e all'estero con grandi successi, seguendo sia uomini che donne (tra le sue esperienza Cuneo, Perugia, Macerata, Modena, Nazionali di Bulgaria e Repubblica Ceca, Nazionale italiana, Busto Arsizio...) oltre che atleti di altre discipline.

In questi giorni segue i suoi ragazzi "da casa", a Boves, approfittandone "per staccare un po' e stare in famiglia".

Ezio Bramard: "La situazione delle palestre è indubbiamente complicata. Non c'è, ad oggi, una regolamentazione precisa a cui fare riferimento. Speriamo che ci concedano un aiuto. Dobbiamo affrontare le spese di gestione, senza le quote dei soci diventa un disastro. Servirebbero fondi per aiutare queste realtà a sostenere le spese mentre permane la chiusura. Noi abbiamo chiuso ad inizio marzo, un paio di giorni prima che entrasse in vigore il decreto. Lo abbiamo fatto per tutelare i soci. Ci auguriamo di poter tornare al lavoro prima possibile, personalmente mi manca tanto la palestra essendo per me una passione prima ancora che un lavoro. Indicazioni ai miei atleti in questo momento? Ho dato delle schede da seguire, impostando tre giorni di lavoro seguiti da uno di recupero. L'obiettivo è tenersi in forma in attesa di capire se i campionati riprenderanno anche se la vedo dura. A Verona mi trovo bene mentre in Cina, nonostante abbiamo vinto tutto, non è stato così. Non mi è piaciuto il loro modo di lavorare, di certo è agli antipodi rispetto al mio. Privilegiano la quantità alla qualità con ripetizioni esasperate di esercizi. Non ho avuto modo di incidere con il mio lavoro ed ho preferito lasciare l'incarico. Ho sentito qualche ragazza negli ultimi giorni, fortunatamente stanno bene ed hanno ripreso gli allenamenti. Ora sono a casa mia a Boves e ne approfitto per ricaricare un po' le batterie e stare con la mia famiglia. Seguo anche Arianna Barale, naturalmente a distanza, in questo periodo. Era attesa dal debutto nel CIV Pre Moto3, speriamo possa farcela vista la situazione."

sdl

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