«Adesso la mia attenzione è fissa alle tacchette del termometro, ad ogni respiro che non deve essere peggio di quello precedente». Le parole sono dello scialpinista Carlalberto “Cala” Cimenti, originario di Pragelato, ma di casa a Prali. Poco fa, sulla sua pagina Facebook “Cala Cimenti Cmexperience” ha annunciato di essere positivo al tampone per il nuovo coronavirus e di avere febbre e un focolaio di polmonite a destra. Una comunicazione triste che ha subito suscitato al reazione affettuosa dei suoi fan e dei suoi amici.
La storia di Cimenti è costellata di imprese. Ha scalato diverse tra le montagne più famose del mondo, scendendo con gli sci, tra cui, lo scorso anno, a inizio luglio, il Nanga Parbat (8mila metri del Pakistan).
Pochi giorni dopo un’altra impresa ha tenuto l’Italia con il fiato sospeso. Cimenti e il suo amico Francesco Cassardo, medico di Rivoli, in servizio all’ospedale di Pinerolo, raggiungono la vetta del Gasherbrum VII, 6955 metri sull'Himalaya. Durante la discesa, Cassardo scivola per qualche centinaio di metri, ma Cimenti riesce a raggiungerlo e con l’aiuto di quattro alpinisti lo portano al campo 1 dove trascorrono un paio di giorni molto duri, in attesa dei soccorsi.
Cimenti stamattina ha annunciato di essere malato più di una settimana e di aver fatto il tampone, che accertava la presenza del coronavirus Sars-Cov2. Le sue condizioni però non sono state considerate tali da ricoverarlo e si può curare a casa, con la moglie Erika Siffredi, facendo attenzione a eventuali peggioramenti: «Vado avanti, giorno dopo giorno. Il mio obiettivo ora non è arrivare in cima a una montagna, ma arrivare al giorno dopo nelle stesse condizioni attuali o, magari, anche un pochino meglio. Comunque oggi è il mio ottavo giorno di malattia e ci sono ancora! Non mollo!».
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