Il Nazionale

Cronaca | 05 marzo 2020, 18:00

Si contendono il posto per l'elemosina: nigeriano condannato per tentata estorsione

L'imputato è stato condannato dopo una lite davanti ad un supermercato

Si contendono il posto per l'elemosina: nigeriano condannato per tentata estorsione

Gliele ha date di santa ragione perchè il posto che aveva scelto per chiedere l'elemosina era già stato occupato da un connazionale. E così un uomo, 35 anni, di origini nigeriane, è stato condannato alla Corte d'Appello di Torino ad una pena di un anno e otto mesi con l'accusa di tentata estorsione. 

L'episodio risale al 2012 ed è avvenuto davanti all'ingresso del supermercato Lidl di Chivasso, in corso Galileo Ferraris. La vittima, un nigeriano di 57 anni, si trovava sul posto per svolgere, come riportano gli atti del processo, "attività del tutto irregolare di ausilio agli avventori", dal "trasporto della mercanzia allo spostamento e sistemazione di carrelli", o di semplice accattonaggio.
L'aggressione si è verificata quando un cliente abituale, una "persona di buon cuore" ha deciso di lasciare il carrello alla vittima permettendogli così di recuperare una moneta da un euro. Il gesto ha generato una reazione da parte dell'imputato, che secondo la parte lesa cercava da tempo di prendergli il posto, scatenando una lite tra i due nigeriani. Il cliente, nel tentativo di sedare il litigio ha offerto ai due una banconota da 5 euro in modo che se la spartissero. L'espediente non è però bastato. La vittima ha riportato lesioni che gli hanno causato diversi ricoveri in ospedale ed ha così deciso di costituirsi parte civile con l'avvocato Davide De Bartolo. Ha ottenuto il diritto ad un risarcimento di duemila euro.

Rispetto alla sentenza di primo grado la pena è stata ridotta. Il reato di lesioni è stato dichiarato prescritto e quello di rapina decaduto. E' rimasta valida, invece, l'ipotesi di tentata estorsione.

a.g.

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